La prima coppia padre-figlio in NBA: pareri sul debutto di Bronny James
Se già prima dell’inizio del campionato gli occhi erano puntati su loro, partita dopo partita l’attenzione è stata sempre più focalizzata sui due James, LeBron e Bronny, entrambi parte del roster dei Los Angeles Lakers.
Erano molti i dubbi sul debutto di Bronny che, anche dopo le prime partite con la sua nuova squadra, non è riuscito a convincere del tutto. Probabilmente uno dei fattori più rilevanti di questo semi-flop è dato dalle aspettative sul suo conto, per alcuni versi eccessivamente alte, essendo il figlio di un grande nome del basket mondiale.
Dallo stop nel 2023 l canestro a Cleveland
Bronny però ha dimostrato di avere un grande coraggio nel mettersi in gioco nonostante l’ombra incombente del padre e nonostante un grande blocco sul suo cammino: nel 2023 infatti, il giovane player è stato colto da un arresto cardiaco mentre si allenava. Il piccolo James però non si è fermato, ed ha continuato il suo percorso che lo ha portato a vestire la maglia n°9 dei Los Angeles Lakers.
Così Bronny, nel giorno del suo debutto, è stato la vera attrazione dell’Opening Night della stagione NBA. Entrato in campo a 4 minuti dalla fine del secondo quarto insieme al padre, è stato protagonista di un evento unico nel suo genere, in quanto non era mai successo prima che padre e figlio giocassero insieme in una partita NBA.
Una grande emozione dunque quella di Bronny, che però non è riuscito a gestire al meglio l’occasione ed ha messo in campo una prestazione che ha deluso i più. La sua piccola rivincita però l’ha avuta davanti al pubblico di casa a Cleveland, dove è riuscito a segnare il suo primo canestro in carriera.
Il passaggio nella G League
Quel che è parso abbastanza chiaro è che, nonostante il grande talento, Bronny James almeno per ora non sembrerebbe essere ancora del tutto pronto per il mondo NBA. Per questo i dirigenti della squadra gialloviola hanno deciso che James Jr. farà parte dei South Bay Lakers, la franchigia affiliata della G League, lega di sviluppo della NBA.
Così facendo, il giovane potrà alternarsi tra i South Bay ed i Los Angeles Lakers. Questa però non rappresenta una marcia indietro della squadra, al contrario è una conferma di quanto pianificato dai vertici dei Lakers già a partire dalla scelta di Bronny nel draft di giugno.
Una scelta presa in virtù del fatto che la squadra sia consapevole del talento del figlio di LeBron, ma allo stesso tempo sa che manca ancora un po’ di tempo per far sì che questo sbocci completamente.
Gli aspetti da migliorare per Bronny
Oltre ad alcuni fattori prettamente tecnici come la capacità al tiro da migliorare e la resistenza difensiva da continuare a coltivare, un altro grande ostacolo che Bronny dovrà e potrà affrontare al meglio in G-League è la sua altezza. Questa infatti non lo aiuta particolarmente, nonostante un fisico ben definito che gli permette di reggere i contatti di un pari ruolo.
Essere figlio di LeBron, in sostanza, ha indubbiamente aiutato Bronny nel poter occupare un posto in un roster NBA a cui, col senno di poi, non era pronto, ma di sicuro non gli assicurerà un posto in campo, cosa che dovrà guadagnarsi con il tempo e con la costanza e tenendosi alla larga da pressioni inutili per il suo cammino.
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