Brown vs Antetokounmpo: chi ha ragione?
Una sfida accesa quella tra i Boston Celtics ed i Milwaukee Bucks, in cui gli scontri in campo tengono banco anche nel post-partita.
Protagonisti dei dissapori in campo sono Jaylen Brown e Giannis Antetokounmpo, che a partire dal secondo quarto iniziano a punzecchiarsi l’un l’altro e continuano anche alla fine del match, con il player dei Celtics che definisce il suo avversario “un bambino“.
Antetokounmpo attacca, Brown risponde
Il tutto inizia quando il n°34 dei Bucks alza pericolosamente il gomito contro l’avversario e poi lo fa finire a terra. Al greco viene sanzionato solo un fallo in attacco, salvandosi da un possibile “flagrant foul”.
A rendere il tutto surreale è il giochetto che Antetokounmpo decide di mettere in atto nei confronti di Brown: gli porge la mano come a scusarsi, ma la ritira con un sorriso beffardo nel momento in cui il n°7 di Boston sta per stringerla.
Ad attacco si continua a rispondere con attacco, quando su un tentativo di penetrazione di Antetokounmpo Brown si oppone con gomito e spalla alti finendo per stendere a terra l’avversario e ricambiando il “favore” precedente, salvo il fatto che stavolta gli arbitri decidano di punirlo con un fallo “flagrant”.
Anche Tatum attaccato, Mazzulla non ci sta
Vittima della star dei Bucks però non è solo Brown: Antetokounmpo infatti è stato il protagonista anche di un altro scontro di campo in cui, nel corso di una giocata difensiva nell’angolo, il greco tenta di contrastare un tiro di Jayson Tatum, salvo lasciare il piede sulla zona di atterraggio dell’avversario, che infatti nell’atterrare vede la sua caviglia girarsi pericolosamente.
Un gioco molto pericoloso, che vede le lamentele tanto di coach Mazzulla, il quale ritiene assurda la decisione di non fischiare fallo, quanto di Tatum stesso, che si lamenta della mancanza di salvaguardia da parte degli arbitri.
“Per un intervento del genere sarei tranquillamente potuto restar fuori 6 settimane, ed è frustrante quando tutto quello che invece ottieni dagli arbitri sono le scuse, e l’ammissione di aver sbagliato”, ha affermato Tatum.
Le dichiarazioni nel post match
Alla fine del match lo scontro tra i due è continuato a distanza, ai microfoni dei media: “È un bambino. Io mi concentro solo per aiutare la mia squadra a vincere: il resto non mi interessa” – il commento di Brown, a cui Antetokounmpo risponde – “Un bambino? Wow! Ha detto davvero così? Io sono fatto così: mi piace divertirmi, se pensa che sia un bambino, va bene uguale. È un gioco che faccio spesso anche a casa: ho tre figli e sei nipoti, forse proprio grazie a loro imparo a restare un po’ bambino” – conclude il greco.
Nemmeno la vittoria dei Celtics ha aiutato Brown a trovare la giusta calma quindi, il quale ha visto nel giochetto del suo avversario un rischio non indifferente.
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