Formula 1 e Olimpiadi: quali atleti le accomunano?
Chi ama lo sport lo ama a 360°, soprattutto se si parla del periodo in cui vanno in onda i sempre attesissimi Giochi Olimpici.
Sono tanti infatti gli sport che sono presenti in questo contesto, ma sono anche tanti gli sport assenti, tra quelli che non hanno mai avuto un posto nell’evento e quelli che ne hanno fatto parte per poi essere eliminati.
Tra gli ultimi, per la sorpresa di qualcuno, possiamo trovare gli sport motoristici, introdotti proprio a Parigi nel 1900. Essi erano divisi in gare di resistenza, che avevano luogo nella capitale francese e nei suoi sobborghi su percorsi di circa 800 chilometri e con diverse categorie, e di velocità corsa, composta da tre tappe (Parigi-Tolosa-Parigi).
La disciplina scomparve nel 1912 dopo la scelta del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) di mettere al bando gli sport motoristici, ma nel corso degli anni non sono mancate le presenze di ex piloti che si sono cimentati in altri sport olimpici.
Birabongse Bhanudej Bhanubandh: Il Principe Bira
Il primo tailandese a guidare in Formula 1, Bhanubandh, meglio conosciuto come Principe Bira, partecipò a 19 gare del campionato del mondo tra il 1950 e il 1954, per poi prendere parte a quattro edizioni dei Giochi Olimpici nella vela: Melbourne 1956, Roma 1960, Tokyo 1964 e Monaco 1972.
A Roma non era il solo ex pilota di F1, infatti insieme a lui era presente, per la nazionale argentina, Roberto Mieres, che partecipò a 17 gare del campionato del mondo di F1 dal 1953 al 1955.
Bernardus Marinus Pon: Dal Circuito al Tiro a Segno
“Ben Pon“, famoso per le sue vittorie alla 24 ore di Le Mans con Porsche, ebbe anche una brevissima esperienza in Formula 1 su una Porsche 787 nel Gran Premio d’Olanda del 1962. Dopo la sua carriera motoristica, Ben Pon partecipò alle Olimpiadi di Monaco del 1972 nel tiro a segno, finendo 31esimo.
Nasser Al-Attiyah: Un Pilota Multidisciplinare
Lontano dal mondo della Formula 1, anche Nasser Al-Attiyah, cinque volte vincitore della Dakar, ha gareggiato nelle gare olimpiche di tiro a segno, nello specifico lo skeet. Ha partecipato ai Giochi Olimpici in ben 6 edizioni, vincendo una medaglia di bronzo a Londra nel 2012.
Alex Zanardi: Una Storia di Resilienza e Trionfo
Una delle storie più belle e importanti è indubbiamente quella dell’italiano Alex Zanardi. Dopo un grave incidente nel 2001, che lo costrinse all’amputazione di entrambe le gambe, Zanardi non ha smesso di coltivare la sua passione per lo sport, praticando l’handbike e partecipando ai Giochi Paralimpici di Londra nel 2012 e Rio de Janeiro nel 2016, dove ha conquistato diverse medaglie d’oro e d’argento.
Non solo uomini, c’è anche Divina Galica
Non solo uomini nel nostro recap, ma anche una grande donna: Divina Galica, la terza di cinque donne a partecipare a un Gran Premio, ha preso parte a quattro edizioni dei Giochi Olimpici invernali nella discesa libera di sci alpino.
Insieme a lei, altri piloti come Bod Saïd, Robin Widdows e Alfonso de Portago hanno avuto esperienze sia nel motorsport che nelle Olimpiadi, partecipando principalmente a gare di bob.
Il Futuro del Motorsport alle Olimpiadi
Ad oggi ci sono novità: si vocifera che il motorsport potrebbe tornare nel contesto Olimpico nel 2028 a Los Angeles, e le stesse indiscrezioni vorrebbero Lewis Hamilton tra i piloti che potrebbero prenderne parte.
Come finirà? Scopritelo con noi di Bobet News!
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