Wimbledon, Sinner vs. Hanfmann analisi pre-match e pronostico
Signore e signori bentrovati su Bobet News e benvenuti nel main draw di Wimbledon.
Vi racconteremo, come ormai da molti mesi a questa parte, passo dopo passo, tutte le storie, le curiosità, le gesta e gli avvenimenti dell’ATP e WTA tour che sbarca a Londra, All England Club.
Potevamo iniziare il nostro racconto sui prati più celebri del pianeta terra e non partire nel suo giorno d’esordio proprio di colui che attualmente detiene il titolo numero 1 del mondo? Ovviamente no!
E il caso vuole che quest’oggi non vi parleremo di un solo Jannik bensì di due, anzi per esattezza di uno Jannik ed uno Yannik, pronuncia identica ma graficamente segni differenti.
La prima lettera del loro nome non è l’unica dissonanza tra i due, che arrivano a questo match con storie, condizioni e bagagli completamente diversi e noi siamo qui per snocciolare tutte queste tematiche a fondo, in modo da consentirvi di immergervi al meglio in ciò che sarà il match d’esordio del nostro campione azzurro.
Iniziamo dal nostro Jannik Sinner, di cui sapete già tutto, è l’uomo del momento, l’artefice con le sue gesta tennistiche di una rivoluzione nella nostra penisola in termini di attenzione mediatica e attività nei circoli verso questo sport meraviglioso che lui stesso ha preferito nel momento di inizio delle carriere professionali agli sci all’età di 13 anni.
La sua storia ha colpito e appassionato molti e da una decina di mesi a questa parte quel ragazzino dai capelli rossi cresciuto protetto dalle Alpi Pusteresi a San Candido sta giocando a tennis ad un livello inarrivabile per tutti, o quasi, infatti l’unico che riesce regolarmente ad imporsi su Sinner e dargli battaglia è il caro amico Carlos Alcaraz.
Jannik Sinner, dopo il cambio di staff tecnico e il duro lavoro con Cahill e Vagnozzi ha iniziato verso la fine della scorsa stagione a crescere esponenzialmente sotto tutti gli aspetti fondamentali del tennis, dalla condizione atletica a quella mentale, dal rendimento dei colpi alla accuratezza tattica diventando semplicemente ingiocabile ed iniziando a “frullare” chiunque, da Medvedev a Djokovic, da Zverev a Rublev, da Tsitsipas a Rune; dopo i titoli di Toronto, Pechino e Vienna, la vittoria in Davis e le ottime prestazione alle Finals, Jannik inizia il 2024 col botto inanellando una serie di vittorie clamorose con le uniche sconfitte sino al giorno d’oggi a Indian Wells e Roland Garros da Alacaraz e a Madrid da Tsitsipas in un match a dir poco discutibile per arbitraggio.
Jannik vince il suo primo Slam agli AO ed alza I trofei di Rotterdam, Miami ed Halle, quest’ultimo da numero 1 del mondo, obiettivo raggiunto a Roland Garros che con la vittoria dello Slam segna un incedibile risultato è scrive una pagina indelebile di sport azzurro.
Il bello è che tutto ciò è solo l’inizio della carriera di un ragazzo che potrebbe scrivere pagine importanti della storia di questo sport. Oggi il nostro numero 1 affronterà Yannik Hanfmann.
Hanfmann ha 10 anni in più di Sinner, infatti è classe 1991 e si è spinto al massimo alla 45ª posizione del ranking ATP vincendo in carriera solo tornei minori 5 ITF e 6 Challenger, perdendo 2 finali ATP 250, una con Fognini in Svizzera e una con Kekmanovic in Austria.
Hanfman viene da 6 sconfitte nelle ultime 8 partite, è un giocatore che infatti non ama l’erba e predilige (come comprensibile dal suo palmares) la terra rossa.
Sinner viene dalla vittoria ad Halle, la prima da numero 1 del mondo e la prima su erba. Attualmente è in forma e sembrerebbe essere molto intenzionato a migliorare la semifinale dello scorso anno ed accorciare sul rivale-amico Carlos Alcaraz in termini di titoli del grande Slam.
Sarà un match a senso unico nel quale Hanfman dovrà provare a raccogliere le briciole di un Sinner che al momento non è nemmeno lontanamente visibile, tanto è la distanza tra i due per bagaglio tecnico, condizione fisica e mentale.
Per questo motivo è inevitabile che il pronostico di questo match è under 28.5 games, in quanto ci aspettiamo che l’alto atesino chiuda la faccenda in 3 set da pochi games ciascuno.
Forza Jannik!
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