Italvolley, Velasco: “Sono emozionato, sento grande responsabilità”

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Italvolley, Velasco: “Sono emozionato, sento grande responsabilità”

Ieri serata decisiva per la pallavolo azzurra in cui è stato presentato l’allenatore argentino Julio Velasco come CT della Nazionale, il quale torna sulla panchina della Nazionale italiana di pallavolo femminile dopo 25 anni.

Parlando di come vede il proprio ruolo di doppi incarichi, il commissario tecnico delle azzurre ha ribadito che, secondo il suo punto di vista, chi allena una nazionale “deve farlo a tempo pieno”.

Le dichiarazioni di Velasco

Velasco, inoltre, in conferenza stampa di presentazione, esprime una serie di dichiarazioni: “In questi mesi ho pensato che i commenti su Mazzanti fossero ingiusti. E’ un allenatore che ha vinto tanto con Nazionali e club ed è una grandissima persona. Ha gestito situazioni difficili, ma quando un ciclo finisce non è colpa di nessuno. Ciò non cancella quello che un allenatore ha fatto”.

Si presenta: “Sono emozionato per la grande responsabilità di allenare una squadra che ha fatto sempre grandissimi risultati. Sento una grande responsabilità e sono molto contento di accettare questa sfida. RIngrazio Busto Arsizio, la situazione che si è creata è stata difficile. Mi è stato chiesto di smettere subito e quindi ieri mi hanno chiesto di dimettermi, cosa che io ho fatto senza problemi. Ringrazio il gruppo di giocatrici che ho avuto, un gruppo fantastico dal quale ho imparato molto”.

Sul piano degli obiettivi, Velasco afferma di tenere conto delle esigenze individuali ma di prendere decisioni per uniformare la gestione impegnandosi ad essere disponibile per i problemi gestionali, ma sottolinea che le decisioni spettano a lui. Inoltre, fa riferimento all’importanza del rapporto con i club e sottolinea che il progetto include anche il periodo successivo ai giochi di Parigi.

Sulle aspettative, chiede ai media, ai tifosi e a tutti di non creare aspettative eccessive, ma assicura che saranno creati strumenti per adattarsi alle difficoltà e alla pressione. Parla quindi della Nazionale e rimarca che, nonostante si parli di una squadra che non ha vinto nulla, in realtà ha vinto.

L’allenatore esprime qualche perplessità per il reparto di ricezione invece che per l’attacco. Infine, riguardo alla gestione di situazioni come quella tra Antropova ed Egonu, afferma che se avesse avuto problemi a gestire tali situazioni, non avrebbe accettato il ruolo. Ritiene che avere due opposti sarà un’ottima opportunità, ma sottolinea che sarà importante trovare chi riceve meglio.

Al termine della conferenza stampa ha anche espresso il suo parere di fronte al caso dell’omicidio di Giulia Cecchetin: “Quello che sopporto poco è che ogni volta che c’è un caso simile, in questo un ragazzo di 22 anni, si parla di come sono i giovani di adesso. In nome di tutti i giovani che sono bravi, è una cosa che non sopporto. E’ come quando un immigrato ruba, si dice che tutti gli immigrati rubano“.

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