Torino, Juric verso il Milan: “Dobbiamo inventarci nuove soluzioni”
Il Torino disputerà il secondo match di questo campionato a “San Siro” contro il Milan e la formazione granata dovrà riscattare la formazione non esaltante mostrata al debutto nello 0-0 arrivato contro il Cagliari. Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match, trattando anche l’argomento del calciomercato. Queste le sue dichiarazioni:
“Che lavoro avete fatto in questa settimana?
Dovevamo recuperare bene, vediamo domani se l’abbiamo preparata come volevamo.
Cosa l’ha colpita nel Milan?
Tanta qualità, si vede il lavoro di Pioli che sta mettendo novità. Ci ha colpito il modo in cui hanno segnato, possono essere pericolosi in ogni momento.
Novità dall’infermeria?
Djidji e Seck sono fuori, mi auguro che quest’ultimo torni per la prossima.
Come ha visto Schuurs con le voci di mercato?
Sono cose vecchie…I giocatori risentono un po’, la differenza è notevole tra una situazione e l’altra. Ma lui è serio e lavora bene, è normale che queste cose disturbino. In ogni caso gioca.
Come stanno Radonjic e Tameze?
Vogliamo portare Rado con tutto il cuore ai livelli dell’anno scorso, alla fine della stagione: per noi è fondamentale il suo apporto. E’ importante avere i giocatori offensivi in forma, sta lavorando bene. Tameze è top da quando è arrivato, lavora bene ma quando si lascia un po’ andare ci vuole più tempo per acquisire la forma giusta: lavora forte, ma non lo vedo al massimo della forma. Si sta avvicinando.
Un commento su Lazaro
Sono contento, è tornato con il sorriso e con la voglia di fare bene. Non ha preferenze, può far bene su entrambe le fasce: questo è un bene per noi.
Quanto è importante avere un volto nuovo nel reparto offensivo, magari come punta?
Abbiamo introdotto tante cose in questi due anni. Sono concentrato su chi ho, che migliorino e che entrino in forma. Sappiamo che il gioco d’attacco è anche individuale, ma siamo convinti che i nostri possano fare meglio rispetto al Cagliari.
La società a livello di idee ha fatto il possibile sul mercato?
Vedo la squadra come l’anno scorso, come struttura e come tutto. Abbiamo cambiato solo Singo con Bellanova, qui c’è da lavorare molto. Il resto è rimasto invariato, manca Miranchuk e l’altro giorno sarebbe servita fantasia. Questa domanda è da fare a Vagnati o ad altri, ho una buona squadra e sono concentrato su questo. Dobbiamo inventarci nuove soluzioni, magari con lo stesso modulo abbiamo fatto altri movimenti. Ci basiamo su questo, non facciamo stravolgimenti ma si adatta a quello che ha.
Che tipo di interpretazione si aspetta dai suoi centrocampisti domani a San Siro?
Sarà interessante per loro, affrontano giocatori di grande livello. Abbiamo giocatori di palleggio e di tecnica: se vogliono alzare il livello, devono alzare il livello difensivo, di contrasti e di seconde palle. C’è da migliorare tanto su questo, ma sono caratteristiche di palleggio e di dominio che di rubare palla e ripartire.
Come sta Ricci?
L’altro giorno mi è piaciuto, ha fatto passaggi interessanti e anche contro la Feralpisalò ha fatto bene. E’ arrivato in ritardo rispetto agli altri, per questo lo tolgo.
Come sta Pellegri?
Ha fatto una buona settimana, comincia ad avere la sua velocità e si sta avvicinando. Speriamo che trovi la sua continuità.
C’è più aspettativa o timore in vista del finale di mercato?
Siamo un gruppo buono, ho tanti giocatori che mi piacciono e che sono giovani interessanti. E’ una cosa bella questa, ma per fare di più bisogna migliorare. E’ normale quello che sta succedendo con Schuurs, disturbano anche l’allenatore. Spero che vada tutto liscio, che rimangono tutti e che mettiamo qualcosa in più. Se succede diversamente, bisogna essere bravi a sostituire. Ma mi auguro che non succeda.
Avete un piano B in caso di partenza di Schuurs?
Le cessioni non sono un male assoluto, sono opportunità. Se riesci ad alzare il valore di un giocatore e lo vedi bene per reinvestire come il Milan con Tonali, non deve essere una cosa solo negativo. Abbiamo un passato al Toro, giocatori non venduti che il rendimento è diventato scadente. Se arriva gli ultimi giorni, deve essere bravo Vagnati che è vigile e attento. Per ora non c’è niente di concreto, speriamo di andare avanti così.
Procedete con sinergia anche nelle strutture?
Abbiamo fatto cose importanti: prima avevamo prestiti o giocatori in scadenza, ora ci ritroviamo ad avere una squadra giovane e interessante, che deve essere completata. Abbiamo fatto tante cose nelle nostre possibilità, adesso io seguo la società e ciò che vogliono fare, vado dietro a loro. L’impulso per la crescita deve arrivare dalla società, non da me.
C’è voglia di stare qui?
Dobbiamo essere tutti felici. L’anno scorso era prematuro, voglio vedere come vanno le cose e che anche la società veda i risultati. Abbiamo fatto un lavoro strepitoso, ora come si svilupperà il Toro lo deciderà il presidente.
Sarete tignosi anche quest’anno?
L’anno scorso già le abbiamo perse, abbiamo altre statistiche. Prima eravamo secondi in Europa per rubare palla, adesso abbiamo aumentato il possesso perché abbiamo giocatori che non ci permettono di fare delle cose ma mi permettono di farne delle altre.”
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