Top 10 piloti Formula 1 più vincenti della storia (parte 1)

Top 10 piloti Formula 1 più vincenti della storia (parte 1)

Sin dalla sua nascita nel 1950, la Formula 1 ha donato al mondo grandissimi campioni, quali saranno i piloti più vincenti di sempre? Quelli che hanno saputo emozionare e rendere grande uno sport come quello delle monoposto?

Il primo Mondiale nella storia della Formula 1 fu vinto da Nino Farina su Alfa Romeo, e dopo di lui si sono susseguiti tanti volti e nomi che sono rimasti nei memoriali e nei cuori dei tifosi di questo sport.

Ma volendo fare una classifica, chi sono i primi dieci ad aver vinto più gare nella storia della Formula 1? E soprattutto, chi sarà in pole position in questa classifica?

Scopritelo con noi di Bobet News!

N.10: Jim Clark/Niki Lauda

Se ci fossimo soffermati sui piloti ancora in attività, questa posizione sarebbe stata occupata dai due neo vincitori con McLaren di quest’anno, vale a dire Oscar Piastri e Lando Norris. Ad onor del vero, il posto andrebbe a Piastri, considerando che è stato l’ultimo in ordine cronologico a vincere un GP, più precisamente quello dell’Ungheria.

Ma è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare, quindi non possiamo non citare chi di vittorie ne ha riportate ben 25 nel corso della propria carriera: stiamo parlando di, a pari merito, Jim Clark e Niki Lauda.

Partendo da Clark, questo pilota si è reso protagonista di rimonte impossibili che lo hanno incoronato re della categoria nella sua epoca, tanto da essere uno dei piloti più temuti dagli avversari negli anni ‘60.

La sua grandiosa carriera, però, ebbe un tragico finale: il 7 aprile 1968, durante la gara di Formula Due ad Hockenheim, in Germania, la Lotus di Jim cominciò improvvisamente a zigzagare per poi sbattere violentemente contro gli alberi; l’impatto si rivelò fatale.

Per quanto riguarda Niki Lauda, il suo destino è stato simile a quello di Clark ma con un diverso esito. Vincitore di tre titoli mondiali, anche il campione austriaco fu vittima di un violento incidente: quello del 1976 al Nurburgring in cui, alla curva Bergwerk, Niki Lauda perse il controllo della sua Ferrari nel corso di una gara condizionata dalla pista bagnata, colpì una roccia e fu avvolto dalle fiamme a causa di una fuoriuscita di benzina.

Nonostante le condizioni fossero talmente gravi che ormai era dato per spacciato, la sua grande forza gli permise di riuscire a vincere la gara anche con la morte. Lauda infatti restò in bilico per quattro lunghissimi giorni, ma dimostrò ancora una volta il suo eroismo a soli 42 giorni dall’incidente, quando si presentò al Gran Premio d’Italia per scendere in pista.

Segnato per sempre da quell’incidente, Niki Lauda si è spento all’età di 70 anni, nove mesi dopo il trapianto di polmoni a cui si era sottoposto.

Dopo aver chiuso con le corse, Lauda ha continuato ad essere attivo nel mondo della F1 dapprima come consulente Ferrari negli anni Novanta, poi come team principal Jaguar e infine come presidente non esecutivo Mercedes.

N.9: Jackie Stewart

La grande leggenda scozzese Jackie Stewart debutta nel 1962 e da subito dimostra il suo enorme talento, arrivando a vincere 14 gare consecutive.

Stewart esordisce nella classe maggiore con una BRM e ottiene subito un sesto posto che segna l’inizio di una carriera clamorosa, dettata dalla sua grande abilità nel calcolare i risultati e le strategie tenendo in conto di quella che era la meccanica dell’epoca.

Nel corso della sua strabiliante carriera riesce a vincere ben 27 gare, collocandolo ancora oggi tra i campioni di maggior successo, soprattutto per quanto riguarda l’influenza nello sviluppo delle corse di Formula 1.

N.8: Nigel Mansell

La sua enorme determinazione ed audacia rendono Mansell uno dei piloti più emozionanti di sempre. Grazie alla sua tenacia ed al suo grande talento riesce a portare a casa ben 31 vittorie e tanti successi in termini di giri più veloci, vittorie e pole.

La sua personalità stravagante lo ha reso simpatico ed antipatico allo stesso tempo tanto ai rivali quanto ai fan, ma la sua costanza lo ha portato ad essere uno dei più forti di tutti i tempi.

Mansell prosperava nelle situazioni complesse che erano come benzina per il suo fuoco motivazionale, che lo rendevano aggressivo ma desiderato, tanto che nel 1988 approdò alla Ferrari, salvo poi tornare in Williams nel 1990 e concludere la carriera in McLaren quattro anni dopo.

Nigel riuscì, inoltre, a vincere anche un Mondiale nel 1992, proprio con la succitata Williams.

N.7: Fernando Alonso

Con una sola vittoria in più, lo spagnolo Fernando Alonso riesce a superare Mansell, con cui condivide però lo spirito critico, il carattere che lo rende amato ed odiato allo stesso tempo e la grande tenacia, che infatti lo hanno portato ad essere ancora in pista alla veneranda età di 42 anni.

Nell’era in cui il re indiscusso della Formula 1 era Michael Schumacher, Alonso esplode con le sue prestazioni caratterizzate da velocità, pensiero tattico, abilità di gara, un occhio per i dettagli e una determinazione implacabile.

Sin da subito stupisce tutti grazie ai suoi traguardi, tra cui l’essere il più giovane pole-sitter, vincitore di una gara, campione del mondo e due volte campione del mondo della F1 con il team Renault.

Purtroppo la sua carriera ha subito un blocco nei suoi periodi in McLaren e alla Ferrari, dove comunque ha vinto gare ed ha dimostrato che nemmeno le difficoltà potevano abbatterlo.

Dopo due anni lontano dalle corse di Formula 1, Alonso torna nel 2021 con Alpine, per poi passare in Aston Martin, scuderia di cui è tutt’ora pilota.

N.6: Ayrton Senna

Come definire Senna se non una Legenda con la L maiuscola.

Il brasiliano inizia a guidare già all’età di quattro anni, ma entra nel mondo della F1 nel 1984 sfruttando al massimo le sue conoscenze tecniche e meccaniche del mondo dei kart, che lo rendono una cosa unica con la sua monoposto.

Nel corso della sua carriera, le vittorie si susseguono in particolare nel periodo con la McLaren, accumulando nel complesso 41 vittorie e 3 Titoli Mondiali.

L’anno cruciale è però il 1994, nello specifico la data del 1 maggio 1994: nel corso della terza gara, quella del GP di San Marino, in un ambiente già fortemente scosso dalla morte del pilota Roland Ratzenberger avvenuta il giorno precedente, Ayrton Senna esce di pista alla curva del Tamburello e lo schianto è fatale.

Il grande campione scompare così a 34 anni, entrando però nella storia come una leggenda tanto per il suo talento quanto per la sua serietà e la sua umanità.

Concludiamo così questa prima parte della nostra classifica, in cui abbiamo già incontrato tantissimi grandi della storia della Formula 1.

Siete curiosi di sapere chi sono gli eroi della top 5? Allora non perdete la seconda parte su Bobet News!

Condividi questo post

Comments (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *