Team radio MotoGP: innovazione o pericolo?

Team radio MotoGP: innovazione o pericolo?

Il primo round della MotoGP a San Marino e i test post-gara si sono da poco conclusi ed hanno portato non solo novità tecniche e ingegneristiche, ma anche l’introduzione di una nuova tecnologia che potrebbe rivoluzionare il futuro della classe regina delle due ruote: stiamo parlando di una nuova tecnologia pensata per favorire la comunicazione diretta tra piloti e box tramite radio.

Un Sistema Ispirato alla Formula 1

Il sistema di comunicazione radio è simile a quello utilizzato in Formula 1 da anni. I tecnici potranno parlare direttamente al pilota mentre è in pista, comunicando informazioni importanti senza dover aspettare il transito davanti ai box. Questo migliorerebbe la tempestività delle informazioni e la reattività alle situazioni di gara, evitando l’uso delle tradizionali tabelle esposte al passaggio.

Implementazione Graduale della Radio in MotoGP

L’introduzione della comunicazione radio in MotoGP non sarà immediata, ma avverrà in tre fasi:

  1. 2025: comunicazione a senso unico tra Race Direction e piloti. Solo la direzione di gara potrà parlare ai piloti, senza possibilità di risposta.
  2. 2026: i piloti potranno finalmente rispondere alla Race Direction.
  3. 2027: verrà implementata la comunicazione bidirezionale completa tra piloti e box, sul modello di quanto già avviene in Formula 1.

Vantaggi e Rischi del Sistema Radio

L’introduzione della comunicazione radio in MotoGP promette di rendere la trasmissione delle informazioni più diretta e precisa. Tuttavia, ci sono preoccupazioni legate alla sicurezza e alla concentrazione dei piloti. La concentrazione e l’equilibrio sono elementi fondamentali per i piloti di moto, più che in qualsiasi altro sport motoristico, quindi l’intrusione di una voce durante la gara potrebbe avere un impatto negativo sulla performance.

I Pareri dei Piloti: Pro e Contro

Non tutti i piloti, infatti, sono entusiasti di questa novità. Francesco Bagnaia, campione in carica, si è dichiarato contrario dopo aver testato il sistema durante i test di Misano. Bagnaia ha espresso la sua intenzione di rifiutare l’uso della radio, anche se ciò comporterà delle multe, citando l’esempio di Michael Jordan, che si oppose a una regola NBA sulle scarpe.

D’altro canto, piloti come Fabio Quartararo e Aleix Espargaro sono favorevoli. Quartararo ha trovato utile il sistema durante i test, soprattutto per segnalare situazioni di pericolo. Espargaro, che è stato uno dei principali sostenitori dell’introduzione della radio, ha dichiarato:

“La cosa più facile per i piloti è dire che si deconcentreranno, però dobbiamo provare e, se è troppo pericoloso, lo toglieremo. Ma non credo. Ci stanno lavorando da quasi tre anni, quando il sistema arriverà sarà sicuro e divertente.”

In conclusione l’introduzione della comunicazione radio in MotoGP rappresenta un passo verso il futuro del motorsport, ma porta con sé sfide significative in termini di sicurezza e concentrazione dei piloti.

Cosa ne pensate di questa innovazione? Fatecelo sapere nei commenti e continuate a seguirci su Bobet News per tutti gli aggiornamenti in merito ed in generale sulla MotoGP.

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