Sviste in Serie A, tra arbitraggio e Var regna il caos
Errori, fischi di troppo e sviste. Tra arbitraggio e ricorso al Var la situazione in Serie A, in questo primo rush di campionato, non è stata certo delle migliori. Sette giornate disputate nelle quali – anche in Coppa Italia – sono stati commessi ben 16 errori in fase di arbitraggio, oltre che alcune cose andate come non dovevano andare. Oltre ai direttori di gara anche il Var – che invincibile non è – ha commesso un errore, sebbene successivamente sia stato ‘sanato’. Ha fatto discutere anche il ‘pestone’ divenuto virale: la domanda è perché in Monza Roma non è stato dato il rigore come in Napoli-Monza mentre in Como-Verona è stato concesso il penalty? Andiamo a vedere la situazione.
Prima giornata
Gli errori e le sviste sono arrivate già dalla prima giornata di campionato quando ci sono stati alcuni episodi discutibili. Parliamo del match tra Milan-Torino quando Maresca si è ‘perso’ la rete dei granata perché l’orologio della Goal Line Technology – la tecnologia che avverte gli arbitri quando la palla ha superato la linea di porta – non ha ricevuto l’impulso.
Il problema è che, sempre Maresca, non si è accorto dell’entrata sul pallone di Coco in anticipo rispetto alla caduta di Morata e concede il penalty. In questo caso il Var è intervenuto sistemando la situazione.
Questione ‘pestone’
Alla sesta giornata, in occasione di Como-Verona, ad arbitrare la gara c’è Giua che si trova a fronteggiare due situazioni. In una interviene il Var Marini il quale ha contestato il doppio cartellino giallo a Suslov sostenendo che non avesse senso. Dopodiché il direttore di gara è costretto a chiamare il Var per l’episodio in area tra Lazovic e Sergi Roberto: viene dato il rigore, ma il rigore non c’è.
Sempre Giua, alla quarta giornata, non aveva concesso il rigore durante Genoa-Roma per un pestone piuttosto evidente di De Winter a Dybala e, in quel caso, il Var non è intervenuto.
Fischio e 2° giallo
Sempre durante la quarta giornata, nel match contro Monza ed Inter, il direttore di gara Pairetto ha commesso un errore, strozzando il vantaggio dei padroni di casa con un fischio a seguito del fallo di De Vrji su Mota.
Durante Torino-Lecce, invece, Colombo avrebbe potuto infliggere il secondo giallo a Pierret dopo un fallo commesso su Ricci ma, questo, non è avvenuto.
Anche in Coppa Italia ci sono stati episodi discutibili: nella gara tra Palermo e Napoli non è stato dato il rigore dopo il contatto tra Caprile e Le Douaron mentre, invece, c’è stato un rigore non dato neppure tra Torino-Empoli per l’uscita di Seghetti su Adams.
Cartellini rossi
Capitolo a parte per i cartellini rossi. Nella sfida tra Empoli e Juventus, Di Bello – e anche il Var – è passato oltre la testata data da Pellegri a Gatti. L’episodio avrebbe dovuto essere sanzionato con un cartellino rosso e non soltanto con un giallo.
Differentemente, in Milan-Lecce Bartesaghi ha pagato lo scotto dell’entrata su Banda. Per il direttore di gara Zufferli c’è il rosso ma, a quanto pare, l’episodio era soltanto da giallo.
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