Stemma Conference League: storia della nascita

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Stemma Conference League: storia della nascita

Com’è nato lo stemma della Conference League? Bisogna partire da lontano. La Champions League e l’Europa League, note per essere le principali competizioni Uefa, sono sempre state accompagnate da iconici stemmi ufficiali a rappresentarne l’identità visiva. Solitamente l’ideazione di questi loghi viene affidata ad agenzie di design qualificate. La Federazione continentale li svela soltanto poco prima del debutto ufficiale della competizione, come nel caso dell’ex Coppa Uefa, oppure al momento dell’annuncio ufficiale della stessa competizione.

L’ultima arrivata nel panorama calcistico europeo, ossia la Conference League, non poteva sottrarsi a questa sorta di rituale. Un’idea, quella di una terza competizione, balenata nelle stanze della Uefa fin dal 2015, che è divenuta realtà solo ultimamente, nel 2021. Il proposito a livello di marketing è stato quello di conferire al neonato torneo un logo e delle grafiche simili a quelle dell’Europa League, oltre che il medesimo inno. Una scelta non casuale, a testimonianza della forte interdipendenza tra le due manifestazioni.

Un cambiamento necessario

L’ultima competizione europea in ordine d’età, come accennato, ha avuto inizio il 6 luglio 2021. La finale dell’edizione inaugurale si è giocata all’Arena Kombetare di Tirana, in Albania, il 25 maggio 2022. Una sede designata dal comitato esecutivo dell’Uefa sin dal dicembre 2020. La prima squadra ad aggiudicarsi il trofeo è stata la Roma, che ha battuto il Feyenoord per 1-0.

I giallorossi sono così diventati il primissimo club a fregiarsi della speciale patch celebrativa, elargita dalla Federazione ai vincitori del torneo. Sulla toppa campeggia il nuovo logo della Conference League, dalle sembianze che ricordano volutamente la patch dell’Europa League.

Una scelta che, ancora una volta, non si rivela di certo casuale. Le due “sorelle” necessitavano di un nuovo sistema di identità del marchio, che mettesse nero su bianco il filo rosso tra l’evoluzione del formato dell’Europa League e il lancio della Conference League. Per questo la Uefa si è rivolta a Turquoise Branding, rinomata agenzia di design specializzata nel branding strategico e attiva nel settore dello sport e dell’intrattenimento.

Il concept dello stemma della Conference League: il design

La sfida sottoposta dalla società presieduta da Ceferin ai creativi era quella di studiare un sistema di identità che consentisse ai due brand di apparire fianco a fianco. Allo stesso tempo, però, dovevano risultare forti e indipendenti qualora fosse necessario.

Tra i requisiti principali dei nuovi stemmi c’era quello della versatilità, in modo che funzionassero su diversi media. Dal manto erboso dello stadio fino al merchandising su larga scala, dalla grafica ai social media: c’era bisogno di un’idea che stesse bene su tutto.

E così, per dar vita al logo della Conference, i creativi sono partiti dal rivisitare il design dello stemma dell’Europa League. La differenza sostanziale è consistita nella variazione del trofeo stilizzato e nella modifica del colore, passato dall’arancione al verde. Per conservare una certa coerenza, la brand identity della Conference League mantiene lo stesso font di Champions ed Europa League.

Dalla base dei rispettivi trofei, vere e proprie “onde di energia” si snodano all’interno di una forma angolare e geometrica, che trae ispirazione dalle caratteristiche dell’iconico trofeo dell’Europa League. Il cerchio di colore verde rappresenta la natura inclusiva, stimolante e aperta della nuova competizione. La sua forma curva e fluida fa riferimento alla nuova coppa, nella speranza che possa diventare un simbolo proprio come le precedenti.

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