Sinner batte il prodigio Shelton e continua la sua corsa a Wimbledon
Oltre al danno anche la beffa, sfiorato per un game l’esito proposto prima del match (Leggi qui: Sinner batterà a Wimbledon anche Ben Shelton?) a causa di un game, infatti il primo set finisce 6-2 in favore dell’alto atesino ed il set successivo si conclude proprio 6-4.
Il tennis è anche questo, una fitta foresta di variabili interconnesse che non sempre seguono la logica e molto spesso risultano imprevedibili come in questo caso.
Come previsto il divario tra i due è amplio, smisurato, Sinner appartiene ad un altra categoria per il momento e Shelton non può che prendere solo i gas di scarico della sua marmitta, 3 a 0 secco 6-2, 6-4 e 7-6 con l’unico momento di dubbio per l’altoatesino azzurro nell’inizio del 3⁰ set dove si è trovato 3 a 0 sotto (3 a 0 leggero, con solo un break); senza difficoltà ha saputo rimediare e recuperare portando il 3⁰ parziale al tie-break e vincendolo dopo ben 20 punti giocati.
Jannik Sinner è ingiocabile, gioca, agisce e ragiona da numero 1 del mondo, non sfigurando con questo peso sulle spalle anzi onorando, mentre Ben Shelton ha ancora troppe idee, tante delle quali buone ma difficili da ordinare in una confusione generale.
Quello che vogliamo dire è che lo statunitense possiede tante armi, tra cui il servizio, è ha grande atleta, è un ottimo lottatore in grado di incanalare l’energia del pubblico ma molto spesso tatticamente perde di vista la retta via e fa confusione tentando scelte sbagliate.
Ben Shelton non può subire così tanto nei games al servizio, è proprio da qui che bisogna iniziare, dai punti di forza e lavorare proprio come ha fatto Jannik negli ultimi 2 anni poiché c’è tanto margine di miglioramento.
Jannik d’altro canto spaventa perché al momento con un Alcaraz non proprio brillante ed un acciaccato Djokovic la strada sembra essere spianata ma mai dire mai, mai dare per scontato nulla; ciò che vogliamo dire è che le premesse sono ottime, Jannik gioca ad un livello altissimo tecnicamente e tatticamente in più rimane sempre positivo e umile pronto a mettersi in discussione e cercare di migliorarsi, proprio come i veri campioni.
Avanti!
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