Salary cap NBA, anche LeBron James si taglia lo stipendio
L’attuale strategia dei Los Angeles Lakers
Anche se all’inizio del nuovo campionato manca ancora un po’, sono poche le mosse che i Los Angeles Lakers hanno messo in atto, puntando sulla rosa già a loro disposizione ed in particolare su quel nome che ha un gran peso: LeBron James.
Pur di tenerlo con sé, a maggior ragione ora che in arrivo c’è il figlio Bronny (non lo sapevi? Leggi qui Draft NBA 2024: chi saranno i nuovi volti?), la squadra ha pensato bene di mettere in campo la strategia più semplice e concreta che si possa utilizzare: aumentare lo stipendio al massimo contrattuale.
Si parla di ben 101.355 milioni di dollari per due anni, nonostante la situazione della squadra, economicamente e tecnicamente parlando, sia da rivedere e rivalutare.
Il gesto di LeBron James e le opportunità mancate
In realtà l’offerta iniziale era di ben 104 milioni, ma poiché con questa scelta avrebbero superato anche il cosiddetto “second apron” la stella dell’NBA ha deciso di fare un gesto molto importante e d’impatto, ovvero quello di tagliarsi lo stipendio per favorire la firma di un’altra stella in campo oltre a James e Davis.
I nomi su cui puntare erano vari, ma ormai tutte le chance di vederli tra le file dei giallo-viola sono sfumate, infatti Harden è rimasto ai Clippers, Thompson ha scelto Dallas ed Hield, per l’ennesima volta, ha detto “no grazie” ai Lakers per andare ai Warriors.
Per quanto il gesto di James sembri essere importante ma economicamente riduttivo, in realtà questo permette alla squadra di poter rifiatare, dato che così facendo è aritmeticamente garantito che i Lakers non oltrepassino il second apron in nessun momento per il resto della stagione, il che ha importanti implicazioni su come possono rielaborare il resto del loro roster in futuro.
Sfide e prospettive future per i Lakers
Il problema fondamentale per i Los Angeles Lakers, ora, resta uno: ok volersi tenere stretto il grande campione aumentando il suo compenso, ma come si affronta la prossima parte di mercato, tenendo in considerazione che la squadra ha già superato di 47 milioni il tetto salariale, senza migliorare il roster?
L’idea è quella di attingere ai 5.2 milioni di midlevel exception, vale a dire lo strumento che consente di non eccedere il salary cap, scambiando i contratti di due veterani al minimo salariale, puntando sulla firma di Free Agent come Gary Trent Jr e Spencer Dinwiddie.
Le alternative infatti non ci sono, dato che, avendo sforato il tetto salariale, i Lakers non possono ricorrere ad altre exception o a una sign-and-trade per via delle restrizioni imposte dal Contratto Collettivo, ma la situazione non è ottimale per permettere alla squadra di risalire dal baratro nel quale si trova.
Come continuerà la situazione in casa Lakers? Riusciranno a far quadrare i conti e riavere una squadra che possa ambire alle posizioni più alte? Non perdete i prossimi aggiornamenti su Bobet News!
Comments (1)
[…] Stiamo parlando di Nikola Jokic dei Denver Nuggets, seguito dal camerunense Joel Embiid dei 76ers, ed ultimo ma non per importanza, il re del mondo NBA LeBron James, che come abbiamo visto gli scorsi giorni ha deciso di tagliarsi lo stipendio pur di andare a dare una mano alla situazione particolare in cui gravitano i suoi Los Angeles Lakers da un po’ di tempo a questa parte (leggi: Salary cap NBA, anche LeBron James si taglia lo stipendio). […]