Roland Garros 2024: i 5 top tennisti dell’Open di Francia

Roland Garros 2024: i 5 top tennisti dell’Open di Francia

“Victory belongs to the most tenacious” sosteneva un celebre aviatore francese chiamato Roland Garros ed in suo onore, sul campo dedicato Philippe Chatrier, nel torneo che prende il suo nome è incisa tale sentenza.

Quest’oggi vedremo chi sono stati i “most tenacious” giocatori di questa edizione 2024 dello Slam parigino e chi invece non è stato all’altezza.

Come di consueto per i tornei di categoria Slam, stiliamo due liste di 5 giocatori che secondo noi sono stati i 5 top ed i 5 flop players del torneo. (Leggi qui per scoprire i flop 👉 Roland Garros 2024: la classifica dei 5 tennisti flop)

È una nostra opinione, non bisogna essere tutti d’accordo ed è questo il bello del confronto, dello scambio di opinioni; noi proveremo a darvi delle giustificazioni e contestualizzare le scelte con qualche breve riferimento alla settimana ed al giocatore in sé.

La classifica dei 5 top tennisti

5. Grigor Dimitrov

Il peggiore dei migliori, il quinto miglior giocatore – secondo il nostro parere – del Roland Garros 2024.

Il trentatrenne bulgaro è uno dei pochi giocatori “old school one handed backhand” rimasti in circolazione, dotato di una classe, eleganza e raffinatezza per cui l’unico paragone legittimo è a Roger Federer.

Nessuno ha un gioco così esteticamente pulito ed aggraziato come Dimitrov tra i giocatori attivi e per gli amanti di questo sport e della leggenda Svizzera, vedere Dimitrov è sicuramente un piacere.

Nella sua carriera, al contrario dell’intramontabile King Roger, il suo tennis esteticamente e tecnicamente indiscutibile si è rivelato altalenante per rendimento.

Tuttavia da una decina di mesi sembra aver iniziato a vivere un nuovo periodo di gioventù, caratterizzato da una condizione atletica, mentale e di sensazione sulla palla talmente spaventosa da vincere numerosi match su top 15 molto più giovani e disputare la finale a Parigi Bercy ’23 ed a Miami ’24 perdendo da Djokovic e Sinner.

Siamo molto contenti per lui e gli auguriamo che questa nuova gioventù possa durare a lungo, non vediamo l’ora di vederlo brillare sull’erba londinese, luogo perfetto per la sua compostezza.

4. Jannik Sinner

Che dire del nostro piccolo grande prodigio, due settimane fantastiche in cui l’unico momento di calo dell’attenzione è stato nel primo set con un ottimo Moutet, calo prontamente recuperato.

A parte in tale situazione nessun set perso, qualità di gioco disarmante ed inarrivabile per chiunque, tranne per Carlos Alcaraz che ancora è in possesso di qualche arma in più sul rosso e lo blocca ad un passo dalla seconda finale Slam consecutiva. Dopo la vittoria a Melbourne Park.

I due si sono dati battaglia in un match clamoroso di quasi 4 ore e mezza, di cui ovviamente vi abbiamo raccontato dettagli pre e post match, infatti vi invitiamo a recuperare – sul nostro sito – gli articoli nel caso vi fossero sfuggiti.

Jannik ha dimostrato di aver archiviato bene il mese di stop – causa infortunio all’anca – che lo ha tenuto fuori da Roma e costretto al ritiro a Madrid. Siamo fiduciosi per Wimbledon dove lo scorso anno solo Djokovic poteva fermarlo.

Vai Jan, siamo sempre con te!

3. Novak Djokovic

Il GOAT serbo di 37 anni, oggi alla terza posizione del ranking, si è ritirato prima del match di quarti di finale contro il norvegese Casper Ruud a causa di un infortunio al ginocchio per cui da qualche giorno è stato operato.

Menisco, così si dice circa il problema che lo ha costretto ad un doloroso forfait a Parigi e probabilmente anche a Londra.

La data del rientro è un’incognita, ma come affermato dal chirurgo “il 99% delle persone avrebbe avuto la necessità del pronto soccorso” mentre il campione serbo ha giocato e vinto al quinto set contro Cerundolo una partita ai limiti del disumano per sforzo e dolore.

Nonostante l’età, il livello è clamorosamente alto e non teme match lunghi e tirati con giovani come Musetti che sembra dargli particolare fastidio sui 5 set.

Tuttavia solo un infortunio ha potuto mettere fine alla sua corsa ed in questa stagione, ancora senza titoli, la sfortuna gioca un ruolo chiave per un Nole costretto al riposo ed alla riabilitazione.

Gli auguriamo il meglio perché la sua presenza è a dir poco significativa in Slam, Masters e lo sarà anche alle Olimpiadi da lui mai vinte ancora.

Speriamo fortemente possa tornare prima possibile e più forte di prima, anzi non abbiamo dubbi che sia solo una questione di tempo, è una macchina da guerra ed il suo fisico riuscirà agilmente a superare questo infortunio.

2. Alexander Zverev

Sasha è il secondo migliore, proprio come il suo posizionamento in questo Roland Garros 2024.

Non c’è granché da dire, ha disputato due ottime settimane di tennis con un’ unica semplificazione: la partita col malconcio Ruud in preda ai crampi di stomaco.

Cavalcata da incorniciare in cui ha affrontato varie insidie e dimostrato di essere maturo da saper gestire qualsiasi evenienza, dal particolare primo turno con l’incognita Nadal, al tiratissimo match con l’ottimo Griekspoor finito al quinto set, passando per l’altro match di 5 set con Rune e le vittorie su De Minaur e Ruud.

Percorso tutt’altro che facile e lineare per Zverev che amministra e sceglie saggiamente in ogni situazione la strategia migliore, dimostrando che l’anno di out per l’infortunio di 2 anni fa è solo un brutto ricordo e che è tornato a fare sul serio raggiungendo la prima finale Slam.

Meritava di vincere per quanto visto complessivamente ma in finale il tennis non perdona e tensione – unita a cali fisici o di concentrazione – non è ammessa, anzi è costata assai caro in quanto Alcaraz non se lo è lasciato ripetere.

Peccato ma è un piacere vederlo in forma, sicuramente entro fine anno ci regalerà altre grandi emozioni, chi lo sa magari proprio qui alle Olimpiadi.

1. Carlos Alcaraz

è lui il super top di queste due settimane Slam!

Inarrivabile, in grado di uscire da situazioni difficili anche non giocando il miglior tennis e adattandosi, uscendo da situazioni scomode e dando sempre tutto.

Un talento purissimo in grado di fare qualsiasi cosa in campo.

Connubio di potenza, classe, forza mentale, sensibilità, spin, scelte e tattica che supportato da un team formidabile riesce a centrare la sua terza finale Slam e vincerla.

Stacca ancora una volta Sinner, leggermente indietro come titoli rispetto allo spagnolo ma la sfida è lunga ed è solo agli inizi di una rivalità che ci appassionerà per i prossimi 15 anni.

Non abbiamo visto sempre il miglior Alcaraz, anzi in determinati frangenti di semifinale e finale lo si è visto notevolmente in difficoltà, in balia del gioco di Sinner e Zverev, tuttavia è riuscito a ribaltare i match, le inerzie e vincere da campione.

Vittoria meritata, poco da dire. Sentite congratulazioni ad un record breaker che nei prossimi anni ne combinerà delle belle.

Da Parigi è tutto, continuate a seguire le analisi e i report di Bobet News anche per la nuova stagione. Arrivederci sul verde!

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