Quarti di finale Monte Carlo: Djokovic batte De Minaur, affronterà Ruud
Definire bizzarro il quarto di finale tra Djokovic e De Minaur sarebbe riduttivo. Match durato poco più di 2 ore, un ora circa per set, entrambi vinti dal serbo rispettivamente 7-5 6-4 ma con dinamiche estremamente diverse.
Il primo parziale non ha visto la realizzazione di nessuna delle palle break fino al 13⁰ games; tra le varie palle break presenti soprattutto in fase iniziale di set e finale il serbo ha avuto ben 4 set point di cui uno sul 5 – 4 e chiuso solo all’ultimo, realizzando l’unico e decisivo break del set.
Il secondo parziale ha visto la realizzazione di addirittura 7 break di cui ovviamente 4 a favore del serbo, che lo ha vinto, e 3 dell’australiano.
È stato un match particolare in cui nel primo set entrambi hanno avuto un rendimento migliore nei games di servizio, amministrando la situazione da fondo e costruendo discese grazie alla battuta, al contrario del secondo set in cui su 10 games solo in 3 è stata tenuta la battuta.
Non una prestazione entusiasmante per entrambi che chiudono rispettivamente con 18 e 26 unforced, entrambi superiori ai rispettivi winners 12 e 17. Ad ogni modo è in giornate come questa che si vede la differenza tra una leggenda del calibro di Djokovic ed un ottimo giocatore qualsiasi, anche nella giornata più sfortunata e di forma non ottimale riesce a rimanere sul pezzo, lottare ed incanalare il momentum a suo favore, sfruttando le occasioni chiave per accaparrarsi il turno successivo.
Lo ha raggiunto in serata nella semifinale alta del tabellone il norvegese Ruud dopo la sfida vinta con Humbert al 3⁰ set.
Djokovic non è mai riuscito a performare al meglio in questo torneo sebbene sia il torneo della sua località abitativa da 15 anni, e la ragione sta nel fatto che essendo il 1⁰ torneo dello swing sul clay court i giocatori arrivano dal doppio impegno Indian Wells e Miami in USA con pochissima preparazione ed adattamento alla terra. Non a caso con qualche giorno di rodaggio in più il serbo è sempre riuscito a performare bene a Roma e Parigi.
Con la sconfitta precoce in California ed il forfait in Florida, come spiegato da lui stesso, è riuscito a prepararsi più adeguatamente alla terra e raggiungere le semifinali. Nella stessa intervista ha riportato che è molto felice dei traguardi che Sinner sta raggiungendo e che merita di diventare n.1 del mondo poiché attualmente non c’è nessuno più in forma di lui; tuttavia la sua programmazione dei tornei quest’anno non sarà mirata per raccogliere/difendere il numero massimo di punti possibili, bensì vuole alzare il livello del suo tennis il più possibile per il blocco di eventi Roland Garros, Wimbledon, Olimpiadi e US Open, che a suo dire sono gli obiettivi principali del 2024.
Siamo sicuri che non ci deluderà e che non lascerà (a contrario di quanto detto) così facilmente lo scettro a Sinner e Alcaraz, del resto parliamo sempre di Nole Djokovic e, che piaccia o meno, è il miglior tennista che questo mondo abbia mai visto, quindi sarebbe un errore assai grave darlo per spacciato.
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