Odio e offese sui social. Il terzino Gosens contro gli abusi online

Gioie e dolori. È ciò con cui devono fare i conti i calciatori professionisti, quotidianamente. Idoli e beniamini sono nel mirino, nel bene e nel male. In questo caso a svolgere un ruolo cruciale sono i social che possono minare la serenità dei calciatori che, ogni giorno, ricevono commenti non soltanto positivi ma anche colmi di odio. Odio e offese che, purtroppo, hanno dato vita anche ad episodi spiacevoli dove più di qualche personaggio in vista ne ha pagato le conseguenze.

Gosens contro l’odio sui social

Su questo tema è intervenuto Robin Gosens, il terzino della Fiorentina che dopo aver saltato gli Europei di quest’anno in Germania – a causa di problemi fisici – è tornato nella rosa della nazionale in occasione delle gare del girone di Nations League.

In conferenza stampa il calciatore ha trattato il tema della salute mentale, ricordando la figura del portiere della Germania Robert Enke che si è tolto la vita nel 2009, dopo aver lottato contro la depressione.

‘Dietro ad un calciatore dopo una brutta prestazione c’è una persona che ha delle emozioni, che può essere colpita e distrutta se gli si augura la morte o la morte alla sua famiglia. Questa è la verità senza filtri. Fino a quando non vedremo la persona che sta dietro a quel giocatore di calcio, allora non ci svilupperemo’.

Aiutare le persone ad aprirsi

Il terzino ha raccontato di quando gli è crollato il mondo addosso dopo aver perso gli Europei e, soprattutto, la questione di aver dovuto affrontare commenti di odio sui social che, chiaramente, hanno aumentato il carico e la pressione sul fatto di dover scendere in campo ogni giorno.

‘Se parliamo dei problemi mentali come qualcosa di normale, allora aiuteremo le persone ad aprirsi e a cercare aiuto. Non è una debolezza aprirsi. È coraggioso e non dovremmo confrontarci con l’odio, ma con una società che abbraccia’.

‘I commenti d’odio sono un veleno – ha concluso – tutti noi abbiamo a che fare con questi commenti ogni giorno, perché purtroppo l’anonimato di Internet viene usato impropriamente per commenti terribili’.

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