Niente Red Bull-Sainz: la scuderia punta su Colapinto al posto di Perez?
Dopo i malumori sorti prima del GP di Singapore e poi rientrati anche in vista della gara del Messico, in casa Red Bull si riaccende l’allarme sedile, visto che quello di Perez sembrerebbe essere più ballerino che mai.
Il messicano, infatti, sta deludendo molto la scuderia di Milton Keynes, non riuscendo non solo a stare al passo del suo compagno di squadra Max Verstappen, ma concludendo quasi sempre nelle retrovie. E così, dopo un primo momento di dubbio rientrato a seguito delle parole di Christian Horner, la permanenza di Checo nel team non sarebbe più così certa.
La clausola rescissoria che cambia il contratto di Perez
Per quanto Perez abbia confermato la sua permanenza in Red Bull con un contratto valido per 2025 e opzione per il 2026, la sicurezza che ciò accada non è matematica, anzi. Nel contratto è infatti presente una clausola rescissoria applicabile qualora le prestazioni del pilota non risultino essere soddisfacenti per il team, che avrebbe quindi la possibilità di liquidarlo da un momento all’altro.
Un ipotesi che però sembrerebbe essere sempre più vicina alla realtà, dati i risultati deludenti di Sergio e la necessità della Red Bull di tornare ad essere una forza superiore anche in Campionato Costruttori, dov’è stata superata sia dalla McLaren che dalla Ferrari.
Sfuma l’ipotesi Sainz
Dopo un primo momento in cui a farsi spazio è stata l’idea che a prendere il posto di Perez potesse essere uno dei protagonisti di questo mercato piloti 2024, il futuro ex ferrarista Carlos Sainz, il sogno di tanti è svanito a seguito delle dichiarazioni tanto di Christian Horner, Team Principal Red Bull, quanto di James Vowles, omologo di Horner in Williams.
Sainz infatti, poco prima della pausa estiva, aveva sorpreso tutti ufficializzando il suo futuro in Williams con un contratto pluriennale (trovi tutti i dettagli qui), per cui l’accordo con la scuderia britannica aveva chiuso ogni altra possibilità di approdare in uno dei top team.
Anche in questo caso, come per Perez, il contratto però prevede una clausola rescissoria, motivo per cui il suo nome è saltato subito tra quelli papabili per il futuro sedile vuoto della Red Bull, ma a mettere un punto alle indiscrezioni sono arrivate le parole dei due Team Principal nella giornata di ieri.
Tanto Horner quanto Wolves, infatti, hanno smentito le voci di corridoio che sostenevano un possibile accordo tra le due scuderie per far passare Carlos in Red Bull e lasciare Colapinto in rodaggio alla Williams. Le discussioni sul futuro del vincitore del Messico, dunque, sarebbero solo speculazioni dei media.
Tra i due litiganti il terzo gode: Colapinto salta in cima
Tolto Sainz dai giochi, due sono i nomi che restano caldi per il post Perez: Liam Lawson e Franco Colapinto, con l’argentino che avrebbe fatto un grande passo in avanti secondo i rumors. Nell’arco di poche prestazioni in F1, il pilota della Williams ha conquistato l’attenzione di tutti, tra cui anche la Red Bull, tanto da essere considerato come possibile nuovo compagno di squadra di Max Verstappen nel 2025.
A Milton Keynes le opzioni per occupare la monoposto di Perez nell’immediato ci sono, partendo dai piloti della scuderia satellite, Yuki Tsunoda e Liam Lawson della Racing Bulls, ma a quanto pare la “Colapinto-mania” avrebbe ingolosito anche la volpe Horner, che potrebbe non volersi far scappare il giovane talento.
Anche se non dovesse andare subito in Red Bull, Colapinto infatti potrebbe rimanere tra le file della scuderia di Milton Keynes occupando l’unico sedile rimasto effettivamente libero in ottica 2025/26, ovvero proprio quello della Racing Bulls.
Questione di cifre?
Da non sottovalutare anche l’ingaggio dell’argentino, visto che la cifra per averlo con sé si aggirerebbe all’incirca sui 20 milioni di dollari, costo dettato anche dal fatto che il pilota porterebbe con sé una serie di sponsorizzazioni argentine che andrebbero a coprire la cifra. Tuttavia sarebbe una spesa su cui riflettere bene, visto che nonostante le buone prestazioni Franco conta solo sei partenze all’attivo.
Red Bull però, per coprire la somma, potrebbe contare anche sullo scioglimento del contratto biennale di Sergio Perez, la cui penale risulta essere significativa. Un’idea che strizza l’occhio anche alle sempre più evidenti esigenze di Helmut Marko di puntare sui giovani, anche se questo sembrerebbe essere maggiormente concentrato su alti talenti esordienti come Isack Hadjar, in lizza per il titolo F2.
Ancora tanti dubbi quindi su quali saranno le scelte della casa dei “tori rossi”, che si scioglieranno probabilmente al termine di questa stagione, quindi dopo il GP di Abu Dhabi. Cosa ne pensate? È Colapinto la chiave del ritorno al vertice della Red Bull, o il giovane è ancora troppo prematuro per una sfida così grande e rischierebbe di essere “cannibalizzato” del super Max Verstappen?
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