Morte Maradona: oggi il processo a medici e infermieri che lo assisterono

Morte Maradona

Morte Maradona: oggi il processo a medici e infermieri che lo assisterono

Al via oggi il processo ai medici e agli infermieri che hanno assistito prima della morte Diego Armando Maradona, cosa sarà successo nelle sue ultime ore di vita?

Al momento otto gli imputati, tra cui il neurochirurgo Leopoldo Luque e la psichiatra Agustina Cosachov, accusati di aver causato la morte dell’ex campione del Mondo per negligenza.

La giustizia argentina ha così confermato l’apertura del processo, dopo aver respinto le richieste di annullamento presentate dai legali della difesa.

La decisione è derivata dalla perizia medico-legale che ha evidenziato alcune carenze e soprattutto irregolarità nell’assistenza domiciliare fornita all’ex calciatore. 

Secondo gli esperti, Maradona sarebbe stato ‘abbandonato al suo destino’ dallo staff medico che non avrebbe prestato le cure necessarie. 

Così le figlie di Maradona, Dalma e Giannina, si sono costituite parte civile nel processo e hanno espresso il loro desiderio di conoscere la verità e di fare chiarezza sulle circostanze della morte del padre. 

L’avvocato che le rappresenta, Fernando Burlando, ha dichiarato che non si tratta solo di individuare i colpevoli, ma di comprendere il motivo reale che ha portato al decesso di Maradona, lasciando intendere che ci possano essere stati interessi economici o politici dietro la sua morte.

La prima udienza è stata dedicata alla lettura delle accuse e alla costituzione delle parti.

Le prossime udienze vedranno la testimonianza dei familiari, degli amici e dei collaboratori di Maradona, nonché degli esperti e dei testimoni chiave del caso.

Si prevede che il processo durerà diversi mesi e che susciterà grande attenzione mediatica e popolare, vista la figura iconica e controversa di Maradona, considerato da molti il più grande calciatore di tutti i tempi.

Continua ad aggiornarti sulla vicenda con Bobet News e seguici anche sulle pagine social!

Condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *