Milan: Leão ha le idee chiare sul suo futuro ed è rossonero, lo racconta in Smile
Rafael Leão, in occasione della presentazione del suo primo libro dal titolo “Smile”, si è raccontato al Corriere della Sera parlando di sé e del suo passato, del presente e accenna alle sue prospettive future. Il giovane portoghese di 24 anni ha iniziato spiegando il motivo del titolo particolare ma significativo che ha dato al suo libro. Sostenendo di sentirsi fortunato e grato per la possibilità avuta nel coronare il suo sogno lavorativo, cosa che gli ha permesso di vivere una vita nell’agio, quando nel mondo ci sono persone che non hanno “nemmeno l’acqua per bere”.
Una vita che ruota intorno a passioni come la musica e la moda, ma in cui al primo posto c’è indubbiamente l’amore per il calcio, che lo accompagna sin da bambino e che lo ha portato dove è ora.
Lo stesso calciatore sostiene che uno dei suoi obiettivi nello scrivere questo libro è quello di incoraggiare i giovani a credere nei loro sogni e a non mollare mai. Leão non esclude un futuro nell’ambito della moda, sostenendo che quando appenderà le scarpette al chiodo non resterà nel calcio ma eviterà quel tipo di stress, dedicandosi alla famiglia e alle altre passioni. Ma, allo stesso tempo, dichiara di essere comunque ancorato al presente e ribadisce: “Il mio futuro è al Milan. Sono qui e ho ancora un contratto di quattro anni. Il Milan mi ha aiutato quando ero in una situazione difficilissima, mi è stato vicino. Io non dimentico, sono leale. Sono arrivato da ragazzino, qui sono cresciuto come uomo e come calciatore. Voglio vincere ancora, la mia testa è qui”.
Nel corso dell’intervista ha parlato anche della sua infanzia e dei suoi genitori: il papà, partito appena diciottenne dall’Angola per lavorare in Portogallo in modo da dare un futuro al piccolo Rafael, da cui ha imparato l’importanza del lavoro; la mamma, originaria di Capo Verde, a cui ha spesso dedicato i suoi gol. Cresciuto nel barrio, il giovane calciatore del Milan ricorda bene quei giorni in cui “di buono c’era il pallone, ci giocavo dalla mattina alla sera”, ha affermato lo stesso. Rafael Leão è molto legato alla sua famiglia, ma non ha dubbi nell’affermare, a conclusione dell’intervista, di volerne creare una propria prima dei 30 anni. Anche se, come lui stesso ha dichiarato, ha paura di fidarsi completamente di qualcuno perché non vuole soffrire poiché ha vissuto male la separazione dei suoi genitori.
Tante certezze dunque quelle espresse durante la presentazione del suo “Smile“, ma sarà solo il futuro a rivelare se le sue parole diventeranno realtà o meno.
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