Max Verstappen Campione del Mondo: dalla difficoltà alla gloria

Verstappen Campione del mondo

Max Verstappen Campione del Mondo: dalla difficoltà alla gloria

Tra mille discussioni e calcoli per assicurarsi il miglior finale di stagione, una cosa è certa: Max Verstappen è campione del mondo per la quarta volta

Un risultato aspettato da tutti sin dall’inizio, ma che per un momento non è stato così certo, data una metà stagione in cui Max ha fatto fatica a guidare una RB20 che non era al top delle sue potenzialità. Proprio per questo l’olandese ha dato prova ancora una volta della sua grandezza, non solo per il talento indiscutibile, ma soprattutto per la capacità di raggiungere ottimi risultati nonostante una macchina non facile da guidare, mantenendo la lucidità di non esagerare in ottica punti per il Titolo Piloti.

Max Verstappen: campione nonostante le difficoltà

Verstappen infatti costruisce il suo quarto titolo nella prima parte di stagione, con 4 vittorie nelle prime 5 gare, momento in cui la sua RB20 dimostrava di essere l’auto più competitiva in griglia (basti vedere i risultati ottenuti anche da Perez).

Da metà campionato in poi, però, Red Bull perde la sua leadership, e nonostante alcuni risultati non propriamente ottimali per Max e un Sergio Perez che inizia a sprofondare sempre più nella classifica, la squadra dà il suo massimo per evitare ulteriori problemi tentando di essere ugualmente in lotta. Con una monoposto che, dati alla mano, non è la vettura migliore in pista e una serie di decisioni da parte della direzione gara che “bloccano” Max, la stagione del campione si complica.

Le problematiche Red Bull ostacolano Max

È lo stesso Verstappen a parlare di una vettura che fatica ad esprimersi al meglio ed in cui anche le scelte sbagliate del team (come l’aver montato un’ala posteriore errata a Las Vegas) fanno sì che il rendimento vada via via a scemare, con l’olandese che spinge la sua monoposto al limite per arrivare almeno tra i primi 6.

Verstappen ha dunque il merito di riuscire a domare una vettura sempre più imprevedibile grazie alla sua sensibilità nei confronti della macchina e al suo talento, elemento che gli consente di adattarsi ad una Red Bull che in realtà già dallo scorso anno iniziava a non essere più intoccabile, come dichiarato dal team principal Christian Horner.

Il Poker di Verstappen a Las Vegas

Con questo titolo Max Verstappen entra nel club del “Poker”, ovvero di coloro che sono riusciti a portare a casa ben quattro titoli mondiali, alla pari di Alain Prost e Sebastian Vettel, e lo fa sorprendentemente con un numero di vittorie inferiore alla metà di quelle ottenute la scorsa stagione: 8 di quest’anno contro le 19 dello scorso. Ma la cosa incredibile è che le vittorie sono inferiori addirittura rispetto a quelle del 2021, anno della sua prima consacrazione, in cui ne ottenne 10.

Nonostante le poche vittorie, però, Max ha combattuto sempre, e la prova più grande di questa sua superiorità soprattutto mentale l’ha mostrata nel Gran Premio sul bagnato a San Paolo, dove ha messo in pista un mix di talento, strategia ed anche un pizzico di fortuna che gli hanno permesso di vincere la gara e, indubbiamente, mettere un grande ostacolo sulla strada di Lando Norris per la corsa al titolo (leggi qui l’articolo in merito). 

L’ultimo titolo in Red Bull?

Un titolo che però potrebbe essere l’ultimo per Max, almeno per il momento, vista la crescita esponenziale delle altre case. O quantomeno l’ultimo in Red Bull, considerando che ormai tutti sono pronti a fargli la corte per avere un pluricampione con loro. Una storia ancora da scrivere, ma che di sicuro non sarà priva di colpi di scena ed in cui la stoffa del giovane Campione ci delizierà ancora ed ancora.

Per non perdere i prossimi aggiornamenti continua a leggere Bobet News.

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