Nitto ATP finals, le pagelle di Bobo Vieri sui migliori tennisti di oggi

Pagelle Bobo Vieri

Nitto ATP finals, le pagelle di Bobo Vieri sui migliori tennisti di oggi

In attesa dell’incontro di oggi, tra Serbia e Italia per la Coppa Davis 2023 che vedrà da un lato Djokovic e la sua squadra e dall’altro Sinner con la nostra “nazionale”. Nonché i due finalisti delle Nitto ATP Finals terminate da una settimana. Mi preparo a scrivere i miei voti sulle prestazioni degli 8 tennisti che hanno partecipato all’evento di Torino.

Bobo Vieri, le pagelle dei tennisti del girone Rosso

  • Carlos Alcaraz, 7 

Semifinale senza storia contro Djokovic, tuttavia un discreto torneo per lo spagnolo che sembrerebbe dare segni di ripresa dopo una seconda metà di stagione decisamente deludente. Da dopo il trionfo a Wimbledon potrebbe aver risentito fisicamente della grandissima quantità di tornei disputata nei suoi primi anni di carriera. Prestazioni degne del miglior Carlitos contro i due russi e leggermente fuori palla contro Zverev nel girone, completamente annichilito da Djokovic in semi. Sicuramente rivedremo il miglior Charlie, così gli piace essere chiamato, a Melbourne Park, dopo la pausa natalizia.

  • Danil Medvedev, 7

Non un torneo all’altezza del miglior Medvedev che abbiamo conosciuto negli ultimi 3 anni, sebbene distrugge il connazionale Rublev e supera ampiamente Zverev viene sorpreso in due cocenti sconfitte da Alcaraz e Sinner, troppo nette per un giocatore del suo calibro. Tecnicamente e fisicamente nulla da dire mentalmente sembrerebbe essersi preso una pausa, scarico a volte pigro in fasi importanti della partita. Potevi sicuramente fare meglio Danil, grande stagione chiusa non nel milgiore dei modi.

  • Alexander Zverev, 6

Stagione decisamente sorprendente, dopo il gravissimo infortunio alla caviglia nella semifinale di RG 2022 contro Nadal si riconferma a distanza di solo un anno nella stessa semifinale di RG 2023 tuttavia venendo sconfitto da un ispiratissimo Casper Ruud. Molti avevano dubitato di rivederlo al top invece smentendo tutti Sasha chiude una stagione che tenendo conto della gravità dell infortunio e del livello di tennis che ha rimesso in piedi in appena un anno è straordinaria. Ancora non è riuscito a portare a casa un titolo importante dal suo rientro ma con questa tenacia non credo manchi molto. Sfortunato nel girone poiché nonostante due vittorie massicce con Alcaraz e Rublev rimane fuori dalle semis. Tuttavia ben fatto Sasha, è un piacere rivederti!

  • Andrey Rublev, 3

Sembrano due persone diverse, l’Andrey fuori e dentro il campo, un ragazzo così gentile e quasi timido che in campo perde la testa appena le cose non vanno come dovrebbero. Un perfezionista vittima di sé stesso che per troppo chiedere a sé stesso non riesce mentalmente a stare in partita. Nella precedente stagione (2022) con il suo team aveva apportato significativi cambiamenti tecnici nel servizio e nel gioco introducendo anche lo slice e lavorando su più zone del campo, in particolare in prossimità della rete, zona ostile ad un “fondocampista” come lui che ama tirare filo-rete a tutto braccio. Tuttavia il tennis è adattamento e capacità di cambiare per vincere quindi se al livello tennistico è un buonissimo giocatore in grado di vincere anche svariati tornei 500 e collezionare importanti vittorie ciò non è tuttavia sufficiente per farsi valere tra i top 10 e nei tornei che contano. In balia delle variazioni degli altri giocatori come Medvedev che ormai han compreso il suo gioco e riescono a contrastarlo senza problemi. Peggiore nel torneo, Andrey.

le pagelle dei tennisti del girone Verde

  • Jannik Sinner, 8.5

Ha sconfitto tutti e tre gli altri semifinalisti nel corso della settimana mettendo in piedi prestazioni importantissime tecnicamente, fisicamente, mentalmente e tatticamente. Si è dimostrato ampiamente all’altezza della Top5 appena raggiunta e siamo sicuri inizierà a far sentire ancora di più la sua voce nei tornei che contano. Unica pecca la finale: sono mancate esperienza e sfrontatezza, ma ci sarà tempo, bravo Jannik!

  • Novak Djokovic, 9

Semplicemente leggenda, firma un altro record ed intasca l’ennesimo trofeo. Nonostante un percorso con qualche sbavatura come la sconfitta con un grande Sinner nel girone e qualche set ceduto di troppo il numero 1 per 400 settimane nella sua carriera non perde di vista l’obiettivo è fa valere la sua grande esperienza nei momenti che contano vincendo semifinale e finale contro i due più forti Next Gen in circolazione (Alcaraz e Sinner) senza concedere nulla, senza mai mettere in minima discussione il suo dominio. Per ora ancora inarrivabile Nole.

  • Holger Rune, 5,5

Non è stato un brutto torneo quello disputato dal danese, sopratutto considerando le precarie condizioni della sua spalla nei precedenti mesi che lo hanno rallentato evidentemente. Due belle prestazioni, contro Sinner e Djokovic che lo hanno visto sconfitto entrambe in 3 set lunghi e combattuti che ci danno speranza di rivederlo in piena forma per gli AO in tutta la sua eplosività ed il suo estro. Keep pushing Holger!

  • Hubi Hurkacz, ND

Anche lui come Rune in chiusura di stagione sembrerebbe aver raddrizzato il tiro di una stagione non proprio brillantissima causa anche i numerosi piccoli infortuni che hanno condizionato un giocatore tanto fragile quanto a livello tennistico spettacolare, big serve and great volleys. Il buon Hubi perde contro Djokovic in una partita mai troppo in discussione nonostante finita in 3 set. Speriamo di rivederlo in piana forma per la nuova stagione.

  • Stefanos Tsitsipas, 4.5

Alle soglie dei 26 anni Steph si è visto mettere sempre in ombra dai big 3 prima e poi ancora da Nole con i nuovi Next Gen qualche anno più giovani, un talento che purtroppo non ha mai trovato la sua miglior forma e non è mai riuscito a brillare come i giocatori della sua generazione. Tecnicamente indiscutibile, tatticamente sono state cambiate e migliorate tante cose cambiando anche gestione tecnica varie volte per poi tornare sotto l’ala paterna. Il suo tallone d’Achille rimane la gestione emotiva e mentale, non all’altezza dei grandi scenari eccetto qualche sporadico caso. Una condizione fisica non delle migliori e un infortunio che non hanno certo aiutato, peccato Steph, un’ altra occasione sprecata!

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