LBF shock: si valutano azioni legali contro Virtus Bologna
Momento complesso per la Lega Basket Femminile italiana che da ormai qualche giorno è sotto la luce dei riflettori a causa del caos interno che sta tenendo banco. Ultima novità, cronologicamente parlando, è infatti quella che vede la stessa federazione valutare azioni legali contro la squadra della Virtus Bologna.
Ma ripercorriamo le tappe insieme per provare a fare chiarezza.
La scorsa settimana la squadra femminile della Virtus Bologna annuncia inaspettatamente la sua decisione di non volersi iscrivere al prossimo campionato di serie A tramite le parole dell’AD Luca Baraldi.
Beraldi ha affermato che il club avrebbe concentrato i propri sforzi sulla squadra maschile e sul settore giovanile, soprattutto a causa del ridimensionamento della partecipazione economica del main sponsor Zanetti.
Questa scelta, per quanto improvvisa, non era stata la prima doccia fredda per la LBF, che giusto qualche ora prima si era trovata a dover fare i conti con il forfait di un’altra delle squadre principali del campionato, ovvero il Ragusa.
La scelta delle squadre è indubbiamente in parte dovuta ad un bilancio che non aiuta a stare a galla a chi milita nella lega.
Se si va a vedere il bilancio pubblicato il 30 giugno 2023, infatti, si può comprendere meglio la situazione: sono 150.000,00 gli euro ricavati dalla parte commerciale (ovvero gli sponsor), 0,00 euro quelli relativi ai diritti televisivi e la voce più consistente sarebbero le quote associative di A1 e A2 che ammontano a 309.000,00 euro.
Una situazione dunque difficile da sostenere anche per i club la cui situazione economica di base non sarebbe complessa, poiché porta via ugualmente risorse che, come nel caso della squadra bolognese, potrebbero portare alla crescita di settori da cui poter trarre maggiore vantaggio e ricavo.
Per questo motivo lo scorso 24 Giugno la Lega Basket Femminile e i club, si sono incontrati in assemblea sperando di trovare un accordo comune ma a quanto pare le cose non sono andate come dovevano e la conseguenza diretta è stata: la scelta della LBF di valutare azioni legali nei confronti della Virtus Bologna per il “notevole danno subito a livello di immagine”.
Diffusa tramite un comunicato ufficiale in cui si specificano le motivazioni, di seguito vi riportiamo il testo in cui viene precisata la decisione:
“Il 24 giugno si è svolta in conference call l’Assemblea di settore di Serie A1, in cui erano presenti tutte le società.
Il Presidente Protani ha sottolineato la necessità di un incontro assembleare in seguito agli accadimenti degli ultimi giorni, che hanno avuto un forte impatto sulla pallacanestro femminile, sottolineando come sempre la preziosa vicinanza e il continuo supporto della Federazione Italiana Pallacanestro, a maggior ragione in questo frangente.
Da tutti i presenti è emersa la volontà di fare fronte comune e incontrarsi nuovamente di persona nelle prossime settimane per lavorare su diversi aspetti, tra presente e futuro, volti a tutelare l’interesse dell’intero movimento e a garantirne la sostenibilità.
L’assemblea all’unanimità esprime la propria amarezza per la rinuncia improvvisa alla partecipazione in Serie A1 da parte della Virtus Bologna, che ha avuto come conseguenza un impatto negativo sulla pallacanestro femminile italiana e in generale sull’intero movimento cestistico nazionale. A tal proposito la Lega Basket Femminile sta valutando insieme ai propri legali la possibilità di agire nei confronti della società Virtus Bologna per il notevole danno subito a livello di immagine.
Viene infine condivisa dall’intera Assemblea la volontà di adottare strategie comuni mantenendo come primo obiettivo la tutela dell’intero patrimonio cestistico, umano e professionale che contraddistingue da sempre il nostro mondo.”
La situazione sembrerebbe dunque essere molto complessa, tanto per la lega quanto per le squadre, per cui non si escludono ulteriori colpi di scena nei prossimi giorni.
Per questo continuate a rimanere aggiornati seguendo le prossime notizie su Bobet News e sui nostri profili social.
Lascia un commento