La collezione di F1 di Ecclestone in vendita: i dettagli
Gli amanti dei motori, in particolare quelli della Formula 1, non possono non conoscere la “Ecclestone Grand Prix Collection”, celebre collezione d’auto di Bernie Ecclestone. Ebbene, questa raccolta di esemplari unici e tra i più importanti nella storia del motorsport – ed in particolare della Formula 1 – non ci sarà più: la collezione di Ecclestone, infatti, sarà messa in vendita.
Questa raccolta presenta tante rarità, come le monoposto guidate da campioni del calibro di Michael Schumacher, Niki Lauda, Nelson Piquet e Ayrton Senna. La gestione dell’operazione di vendita è nelle mani di Tom Hartley Jnr, azienda specializzata nella vendita di auto dal grande valore.
Curiosi di sapere i dettagli in merito? Scopriamoli insieme.
Cos’è la Ecclestone Grand Prix Collection, la collezione di F1 di Ecclestone messa in vendita
La Ecclestone Grand Prix Collection è considerata una delle collezioni più importanti ed esemplari al mondo quando si parla di auto da corsa, che conta ben 69 auto che hanno fatto la storia del motorsport. Questa collezione nasce negli anni ’50 del secolo scorso e raccoglie esemplari fino al 2017.
Con il passare del tempo, l’ex patron della Formula 1 ha aggiunto modelli esclusivi che ad oggi contano un valore di mercato molto elevato, adesso nelle mani della Tom Hartley Jnr. Infatti, con la scelta di mettere in vendita queste auto, Ecclestone si separerà da una delle collezioni più ricche ed esclusive mai esistite.
Quali sono le auto di Formula 1 in vendita?
Tra le 69 auto messe in vendita troviamo diverse Ferrari, come la 375 F1 con cui Alberto Ascari ha vinto il Gran Premio d’Italia, e la 312 F1. Rimanendo tra le fila Ferrari ma facendo riferimento ad uno dei piloti storici della scuderia di Maranello, troviamo alcuni esemplari guidati da Michael Schumacher, oltre alle monoposto di Niki Lauda e Mike Hawthorn.
Da non dimenticare la monoposto della stagione 1983 di Nelson Piquet – e testata da Ayrton Senna – e la BT46B “fan car” con cui Lauda vinse il Gran Premio di Svezia, trionfando con oltre mezzo minuto di vantaggio. Da segnalare anche la Maserati 250F ex-Works e la Vanwall VW10 del 1958, che ottenne diverse vittorie in Formula 1 con alla guida Stirling Moss.
Quanto vale la collezione?
Il valore dell’intero lotto di queste vetture è quasi impossibile da calcolare anche per gli esperti del settore, considerando che le variabili in gioco sono tantissime. Ovviamente il calibro di questa vendita è di grandissimo valore, con alcuni esemplari che, anche senza fare troppi calcoli, valgono senza ombra di dubbio diversi milioni di euro.
L’intera collezione, quindi, potrebbe all’incirca superare i 500 milioni di euro, ma indubbiamente le offerte degli appassionati potrebbero contribuire a far aumentare il valore complessivo.
Ecclestone vende la sua collezione di Formula 1: perché?
Nel comunicato con cui è stata annunciata la vendita della collezione, Tom Hartley Jnr ha elogiato il gesto dell’ex numero uno della top class delle Formule, sostenendo che non è mai stata messa in vendita una collezione di questo calibro. Ciò, infatti, rappresenta una grande opportunità per i collezionisti più esigenti, che potranno avere nelle loro mani – o per meglio dire, nei loro garage – auto che non sono mai state messe in vendita prima d’ora.
Ma a spiegare perché la collezione di F1 di Ecclestone sia ormai in vendita è stato lo stesso proprietario di questi gioielli, sostenendo:
“Colleziono queste auto da più di 50 anni e ho sempre acquistato solo il meglio di ogni esemplare. Amo tutte le mie auto, ma è giunto il momento per me di iniziare a pensare a cosa ne sarà di loro se non fossi più qui, ed è per questo che ho deciso di venderle. Dopo averle collezionate e possedute per così tanto tempo, vorrei sapere dove sono finite e non lasciarle a mia moglie se non ci fossi.”
Con un valore monetario e non inestimabile, dunque, la vendita di questi esemplari intramontabili rappresenta una notizia incredibile per gli appassionati, soprattutto per quelli più facoltosi, che potranno aggiungere pezzi rari alle loro collezioni. Cosa ne pensate? Fatecelo sapere su Bobet News.
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