Il rombo dei soldi: quanto si guadagna in MotoGP?

Guadagni MotoGP

Il rombo dei soldi: quanto si guadagna in MotoGP?

Lavorare in MotoGp significa passione, devozione, talento ed impegno di tutto il team, ma il duro lavoro viene ripagato, anche e soprattutto se si parla di cifre; ebbene, quali sono le cifre che ruotano dietro questo mondo?

La lotta nel dominio della classe regina delle due ruote, infatti, non è dettata solo dal raggiungimento della vetta e dai titoli, ma quello che spinge a primeggiare tra gli avversari è anche il fattore economico, in primis partendo dall’acquisizione di sponsor che garantiscono al pilota stesso di poter avere una sella assicurata.


Ovviamente non solo il pilota ne beneficia, ma l’intera squadra; partendo dai meccanici, vediamo come nelle tre classi (Moto2, Moto3 e MotoGp) la cifra media guadagnata da chi riveste questo ruolo è tra i 25mila ed i 40mila euro all’anno, mentre figure più specifiche come un addetto alle sospensioni arriva fino a 60mila euro a stagione.

Per quanto riguarda figure più in alto nella scala gerarchica, ad esempio un capo tecnico, si arriva a cifre di circa 130mila euro a stagione, tenendo ovviamente conto di quelle che sono le differenze che intercorrono tra team factory e team satellite.

Ma arriviamo a ciò che ci interessa, ovvero: quanto guadagna un pilota? Tra questi, Marc Marquez era, fino alla sua permanenza in Honda, il più pagato con circa 12 milioni di euro, senza considerare le sponsorizzazioni. Nel passare al team Gresini l’ingaggio è inevitabilmente diminuito.


Francesco Bagnaia si colloca al secondo posto con uno stipendio di circa 4 milioni di dollari, pari a quello del francese Fabio Quartararo. Notevole è dunque la differenza tra il primo e il secondo posto, a maggior ragione tenendo in considerazione i risultati ottenuti dai due piloti nell’ultimo biennio.


Tra i meno pagati troviamo nomi già affermati come Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, ma anche il debuttante Augusto Fernández, con uno stipendio di circa 300 mila euro.

Si parla quindi di cifre che fanno gola ai più, ma non bisogna dimenticare il rischio e la preparazione che c’è dietro alla permanenza in questo sport. E voi, cosa ne pensate? Scrivete un commento nella sezione sottostante ⤵️
Bobet News

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