GP Silverstone: nel prossimo weekend di F1 si passa dall’Austria alla Gran Bretagna
Il GP dello scorso weekend al Red Bull Ring fa ancora parlare di sé, ma la concentrazione dei team ora è tutta su questo fine settimana in cui la Formula 1 vola a Silverstone per il GP di Gran Bretagna, terzo weekend consecutivo di gara.
Si accendono i riflettori sullo storico circuito inglese dunque, la quale fa il suo debutto nel mondo della Formula 1 nel 1950.
GP Silverstone: le caratteristiche del circuito
La pista, lunga 5,8 chilometri, risulta essere una delle più impegnative del calendario tecnicamente parlando, dati i suoi lunghi rettilinei e le varie curve di medio-alta percorrenza che impattano consistentemente sui pneumatici a causa dei notevoli carichi laterali.
Il tracciato negli anni ha visto una serie di interventi di aggiornamento di cui i più rilevanti sono quelli effettuati tra il 1990 e il 1991, che rivoluzionarono il tracciato con una configurazione più lenta. Nel 2018 essa fu completamente riasfaltata con conseguenti critiche da parte dei piloti.
Le gomme più sollecitate sono l’anteriore e la posteriore sinistra, in particolar modo nella snake che va da curva 10 a curva 14; non a caso Pirelli ha scelto di portare in pista il set più duro a sua disposizione (C1-C2-C3) in modo da sopperire al meglio ai carichi laterali e all’abrasione con l’asfalto.
Estremante importante, quindi, sarà la gestione delle gomme e le strategie ai box per quanto riguarda l’aspetto puramente tecnico, a cui bisogna aggiungere anche il fattore meteo, che potrebbe risultare instabile e quindi impattare ulteriormente sulla scelta del set di gomme da utilizzare.
Storia del circuito e curiosità del GP di Gran Bretagna
In origine il circuito di Silverstone nasce, nel 1943, come aeroporto militare “RAF Silverstone”, ma a partire dal dopoguerra esso viene riutilizzato come tracciato per le competizioni, svolte sulle tre piste di decollo collegate con tre curve realizzate con balle di paglia.
Le cose cambiano a partire dal 1950, anno che vede la nascita di vie perimetrali che danno origine allo schema che rimase quasi invariato per 37 anni.
Nel Gran Premio del 1985 il finlandese Keke Rosberg su Williams realizzò la pole position più veloce di sempre, ma il record fu battuto 20 anni più tardi dal colombiano Juan Pablo Montoya che, sempre su Williams, nel 2002 portò il limite orario a quasi 260 chilometri orari. Anche questo record è stato però battuto dal brasiliano Rubens Barrichello su Ferrari, che lo porta a 260,395 chilometri orari.
Il record assoluto del circuito è di 1’24″303 stabilito da Lewis Hamilton su Mercedes nelle qualifiche del Gran Premio 2020.
La prima corsa della prima stagione si tenne il 13 maggio 1950 e fu vinta da un pilota italiano su un’auto italiana con pneumatici italiani: stiamo parlando di Nino Farina, che con la sua Alfa Romeo con Pirelli Stella Bianca si aggiudicò la gara.
La sua permanenza nel calendario della F1 non è stata sempre indubbia: a partire dal 2010, anno che sancisce il termine dell’accordo tra la società che gestisce l’impianto e il padrone del Circus Bernie Ecclestone, infatti il GP si sarebbe dovuto trasferire a Donington Park, già in uso per le gare motociclistiche, ma ciò non avvenne a causa delle difficoltà degli organizzatori di Donington.
Tra i tanti piloti di casa che hanno vinto su questa pista, colui che detiene il record attualmente è Lewis Hamilton, con ben 8 gare conquistate, ma quest’anno i suoi conterranei Lando Norris su McLaren e George Russell con Mercedes saranno sicuramente dei grandi rivali da tenere in considerazione, oltre all’ormai scontato Max Verstappen.
GP Silverstone, gli orari
Dopo questo speed-run relativo al circuito inglese, torniamo ai giorni nostri e vediamo gli orari dl weekend:
Venerdì 5 luglio
Ore 13.30: Prove libere 1
Ore 17: Prove libere 2
Sabato 6 luglio
Ore 12.30: Prove libere 3
Ore 16: Qualifiche
Domenica 7 luglio
Ore 9.15: F3 – Gara
Ore 10.50: F2 – Gara
Ore 12.50: Porsche Super Cup – Gara
Ore 14.30: Paddock Live
Ore 16: F1 – Gara
Ore 18: Paddock Live
Ore 18.30: Debriefing
Ore 20: Race Anatomy
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