Giovanni Di Lorenzo. Chi è il capitano del Napoli?
Giovanni Di Lorenzo è uno dei volti più riconoscibili del Napoli attuale, non solo per il suo impegno in campo, ma anche per la sua capacità di rappresentare con onore e passione la maglia azzurra. Capitano del club partenopeo dal 2022, il difensore toscano ha conquistato la fiducia dei suoi compagni e dei tifosi, diventando uno dei leader indiscussi di una squadra che ha vissuto una delle stagioni più esaltanti della sua storia, con la vittoria del campionato di Serie A nel 2023.
La carriera di Giovanni Di Lorenzo
Nato a Pisa il 4 agosto 1993, ha iniziato a farsi strada nel calcio professionistico partendo dalle categorie inferiori. Cresciuto nelle giovanili del Pisa, ha fatto il suo debutto in prima squadra a soli 18 anni, ma la sua vera occasione di emergere è arrivata con il trasferimento all’Empoli nel 2017.
Qui ha guadagnato visibilità, facendo registrare ottime prestazioni sia in Serie A che in Coppa Italia. La sua versatilità, che gli permette di giocare sia come terzino destro che come centrale difensivo, lo ha reso un elemento molto apprezzato dagli allenatori.
Nel 2019, la sua carriera ha fatto il salto di qualità, con il trasferimento al Napoli. Un acquisto relativamente economico (circa 8 milioni di euro) che si è rivelato una mossa azzeccata da parte della dirigenza partenopea, che ha visto in Di Lorenzo un difensore solido, capace di adattarsi a più ruoli e di dare equilibrio alla retroguardia azzurra.
L’ascesa a capitano
Il vero punto di svolta nella carriera di Giovanni Di Lorenzo è arrivato nel 2022, quando è stato scelto da Luciano Spalletti come capitano del Napoli, a seguito della partenza di Lorenzo Insigne. La scelta di Di Lorenzo come leader non è stata casuale: il difensore ha sempre dimostrato una grande serietà, una mentalità vincente e una notevole intelligenza tattica, qualità che lo hanno reso ideale per il ruolo di guida della squadra.
Nel suo primo anno da capitano, Di Lorenzo ha guidato il Napoli alla conquista del tanto agognato scudetto, il terzo della sua storia e il primo dopo 33 anni. Una vittoria che ha avuto un valore enorme, non solo per i tifosi, ma anche per il calciatore, che ha visto ripagato il suo impegno costante e la sua leadership sul campo. La sua determinazione, unita alla capacità di mantenere sempre il controllo anche nei momenti più difficili, ha fatto la differenza in una squadra che, nel 2023, ha mostrato un gioco brillante, corale e dominante.
Le sue caratteristiche
Giovanni Di Lorenzo è un difensore moderno, con un’ottima lettura del gioco e una grande predisposizione alla fase difensiva. Nonostante non possieda una tecnica spettacolare o una grande capacità di dribbling, la sua solidità difensiva lo ha reso un punto di riferimento per la squadra. È un giocatore che non disdegna il lavoro oscuro: si fa sentire in marcatura, è preciso negli interventi e sa sempre come posizionarsi per fermare le azioni avversarie.
In fase offensiva, pur non essendo un terzino particolarmente offensivo come altri suoi colleghi, Di Lorenzo ha comunque un buon senso della posizione e riesce ad inserirsi con discreta frequenza nelle azioni di attacco. Il suo contributo arriva principalmente dai cross, che sono precisi e pericolosi, e dalla sua capacità di impostare il gioco dal basso, sempre con calma e lucidità.
Un altro aspetto che contraddistingue il capitano del Napoli è la sua versatilità: pur essendo principalmente un terzino destro, Di Lorenzo ha più volte giocato anche al centro della difesa, senza mai far pesare il cambio di ruolo. Questo lo rende un calciatore indispensabile per il Napoli, capace di adattarsi a diverse situazioni di gioco.
Successi anche in Nazionale
Oltre ai successi con il Napoli, Di Lorenzo ha anche avuto un’importante carriera con la maglia della Nazionale italiana. Debuttando nel 2019 sotto la guida di Roberto Mancini, il terzino ha subito mostrato di essere pronto per il palcoscenico internazionale, guadagnandosi un posto da titolare nel trionfo agli Europei 2021. La sua prestazione durante il torneo è stata eccezionale, con un contributo determinante sia in fase difensiva che offensiva. La vittoria del Campionato Europeo rappresenta senza dubbio uno dei momenti più alti della sua carriera.
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