Formula 1, GP Ungheria: tutto sulla pista di Hungaroring

Hungaroring

Formula 1, GP Ungheria: tutto sulla pista di Hungaroring

Come anticipato nel recap sulla situazione attuale (F1: la situazione attuale in vista del GP dell’Ungheria), il prossimo appuntamento con la F1 è quello ungherese all’Hungaroring.

Manca ancora qualche giorno allo spegnimento dei semafori, quindi quale momento migliore per approfittarne e scoprire i segreti e le caratteristiche del circuito? Mettetevi comodi e partite con noi alla scoperta della pista del GP d’Ungheria!

La nascita del circuito

Il circuito di Magyar Nagydij vede la sua prima gara nel 1936 nel parco Népliget di Budapest, con vincitore Tazio Nuvolari sulla sua Alfa Romeo 8c-35.

Dopo questo inizio, il Gran Premio non venne più disputato fino al 1986, data in cui entrò ufficialmente nel calendario del campionato mondiale, diventando la prima competizione ufficiale disputata in un paese del blocco comunista.

Il tracciato di Hungaroring

Il tracciato ha una lunghezza di 4,381 km e presenta 14 curve: 8 a destra e 6 a sinistra.

Spesso ritenuto poco spettacolare a causa della sua conformazione, nel corso degli anni ha subito diversi lavori di ammodernamento, tra cui la riduzione della lunghezza nel 1989 e, nel 2003, l’allungamento del rettilineo principale, il restringimento della prima curva e una modifica alla curva 14, che ha portato a un avanzamento del punto di frenata.

Uno dei fattori più rilevanti di questa pista riguarda il terreno, estremamente polveroso, influenzando la possibilità di effettuare sorpassi e rendendo le strategie di gara fondamentali.

La pista è spesso definita come una “Montecarlo senza muretti”, con l’utilizzo del DRS consentito solo in 2 punti: il rettilineo di partenza e quello tra curva 1 e 2.

La curva più complessa è la 4, che richiede grande stabilità essendo la più veloce del circuito, e i piloti devono fare attenzione a non superare i track limits.

Le battaglie ed i record di Hungaroring

Nonostante la sua complessità, l’Hungaroring ha regalato gioie e dolori sin dai suoi esordi. Memorabile la rimonta di Nigel Mansell nel 1989, che vinse la gara partendo dalla dodicesima posizione.

Nel 1986, Piquet e Senna regalarono uno spettacolo indimenticabile: Piquet, dopo un pit stop, raggiunse e superò Senna con un sorpasso incredibile all’esterno.

Nove anni dopo, Michael Schumacher regalò alla Ferrari una gara mozzafiato, partendo terzo e superando le due McLaren di Häkkinen e Coulthard grazie a una strategia impeccabile.

Il GP che rimarrà nella storia è quello del 2006 su pista bagnata, dove Jenson Button vinse per la prima volta nella massima categoria, superando Alonso e Schumacher, fuori gara per problemi tecnici.

Anche se Michael Schumacher è stato spesso protagonista, il recordman delle vittorie è Lewis Hamilton con 8 successi, seguito da Schumacher con 4 e Senna con 3. Hamilton detiene anche il record del giro più veloce in 1’13”447, ottenuto con la sua Mercedes durante le qualifiche del 2020. La scuderia con più vittorie all’Hungaroring è la McLaren, con 11 successi.

Ci sarebbe ancora tanto da raccontare, ma siamo sicuri che l’edizione di quest’anno non sarà da meno e ci regalerà momenti memorabili.

Noi siamo pronti, e voi? Continuate a rimanere aggiornati con Bobet News!

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