Finita l’era Mancini all’Arabia Saudita
Un’avventura iniziata più di un anno fa quella del commissario tecnico Roberto Mancini alla guida dell’Arabia Saudita e che, a quanto pare, volge ai titoli di coda. L’ex ct dell’Italia non ha ottenuto i risultati auspicati per la qualificazione al Mondiale 2026. Così è stato raggiunto l’accordo con la nazionale per la rescissione del contratto. Per il Mancio soltanto 18 match sulla panchina della nazionale saudita. Il tecnico era legato alla nazionale con un accordo da 25 milioni di euro l’anno fino al 2027 ma entrambe le parti hanno deciso di ricorrere alla ‘separazione’.
Cosa è successo?
La principale motivazione che ha spinto alla decisione è sicuramente l’insoddisfazione per le recenti prestazioni della squadra, che attualmente è in terza posizione nel girone di qualificazione per il prossimo Mondiale. Nell’ultima sosta l’Arabia ha ottenuto soltanto un punto, che si è sommato ai quattro totalizzati, invece, a dicembre.
La notizia è ufficiale
La notizia era nell’aria da qualche giorno ma nella serata di ieri è arrivata l’ufficialità a seguito di un comunicato diramato dalla Federazione Saudita: “Il Consiglio di Amministrazione della Federazione Calcio Saudita e l’allenatore della Nazionale Roberto Mancini hanno raggiunto oggi un accordo congiunto che prevede la fine del rapporto contrattuale“.
Così volge al termine il rapporto tra il ct Roberto Mancini e la nazionale Saudita. Per il tecnico è ora tempo di pensare già al futuro. Voci di corridoio parlano di un possibile ritorno di Roberto Mancini in Serie A.
L’ipotesi maggiormente accreditata, ma da confermare più in là, potrebbe essere quella di vederlo sulla panchina della Roma in caso di esonero di Juric.
Intanto, l’ormai ex ct ha salutato l’Arabia Saudita sui propri canali social, condividendo una foto della classifica nella quale la nazionale è piazzata al terzo posto per le qualificazioni al Mondiale 2026 che sta a significare, almeno al momento, play-off.
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