Finale ATP Master 1000 Montreal: Rublev vs Popyrin
Dopo una lunga settimana canadese a Montreal, con la pioggia come protagonista, siamo finalmente giunti alla finale di questo Master 1000, e come spesso accade, le sorprese non sono mancate.
A contendersi il titolo saranno il russo Andrey Rublev e l’australiano Alexei Popyrin.
Andrey Rublev ha sfruttato al massimo le condizioni vantaggiose del torneo per raggiungere questa finale. Dopo mesi di prestazioni deludenti, Rublev ha avuto un percorso relativamente agevole, affrontando solo un top 10, Jannik Sinner, che rientrava da un infortunio e giocava la sua seconda partita della giornata. Ora, in finale, Rublev si trova di fronte a un avversario classificato fuori dalla top 50, un’opportunità che potrebbe portarlo a conquistare il terzo titolo dell’anno e il secondo titolo Masters del 2024.
Rublev ha dimostrato di saper vincere nei momenti che contano, soprattutto contro avversari meno quotati. Ha già vinto cinque delle sei finali disputate contro giocatori fuori dalla top 50, e il suo livello di esperienza nei tornei Masters lo rende il favorito per il titolo.
Alexei Popyrin: Una sorpresa australiana
Alexei Popyrin è stata la sorpresa del torneo. Dopo una stagione altalenante, con una precoce uscita ad Umag, Popyrin ha sfruttato al massimo il suo debutto nel main draw dei Masters di Montreal. Ha superato avversari di grande calibro come Tomas Machac, Ben Shelton, Grigor Dimitrov, Hubert Hurkacz e Sebastian Korda, raggiungendo così la sua prima finale in un torneo di questa portata.
Popyrin ha dimostrato una notevole resilienza e capacità di competere contro i top 10, con un record positivo di 6-5 contro di loro. Sebbene Rublev sia il favorito, l’australiano ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà il russo e potrebbe sorprendere nuovamente.
Pronostico Rublev vs. Popyrin
Considerando il percorso di Popyrin in questo torneo e la sua capacità di competere contro avversari di alto livello, noi di Bobet News pensiamo che Popyrin vinca almeno 1 set. Rublev ha l’esperienza dalla sua parte, ma l’australiano ha dimostrato di poter sfidare i migliori.
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