F1 in Belgio, info e curiosità sulla pista di Spa-Francorchamps

F1 in Belgio, info e curiosità sulla pista di Spa-Francorchamps

Dopo il breve riassunto di ieri relativo all’attuale situazione piloti e scuderie della F1 (lo trovi qui: GP Belgio 2024, La F1 vola a Spa: situazione attuale e orari), non poteva mancare il consuetudinario “giro virtuale” che noi di Bobet News vi portiamo a fare sulle piste del magnifico mondo della Formula 1.

Ebbene, oggi la nostra monoposto arriva in Belgio, più di preciso sul circuito di Spa-Francorchamps, per scoprire tutte le curiosità e le informazioni sulla pista che farà da cornice al 14esimo appuntamento con le emozioni della classe regina delle quattro ruote. Siete pronti? Allora allacciate bene il casco e, allo spegnimento dei semafori, si parte!

Il circuito di Spa-Francorchamps: dagli albori ad oggi

Il circuito di Spa nasce originariamente nel 1921 dall’idea di Jules de Thier (proprietario del giornale La Meuse) ed Henri Langlois Van Ophem (presidente del Royal Automobile Club Belgium), i quali pensarono di unire le strade pubbliche che collegavano le città di Francorchamps, Stavelot e Malmedy.

In questo modo si diede vita a quello che è un percorso triangolare di 14 km dettato da rischi ed elevate velocità. Nonostante sulla pista si corra dal 1922, è a partire dal 1950 che questa viene inserita ufficialmente nel calendario della Formula 1.

Si ironizza spesso sul suo nome, sottolineando come “Spa” possa indicare anche un luogo in cui svolgere un percorso benessere, ma in realtà questa battuta non si allontana poi troppo dalla realtà, visto che il circuito è circondato da fonti termali ed uno dei paesini sorti nei dintorni porti il medesimo nome.

Come detto in precedenza, il circuito è da sempre rappresenta uno dei più veloci e pericolosi del Mondiale, basti pensare che il freno viene utilizzato solo per il 36% del giro, ed è questo il motivo principale per cui dal 1972 il gran premio del Belgio fu trasferito dapprima sul circuito di Nivelles e poi sulla pista di Zolder, dove però nel 1982 perde la vita il leggendario Gilles Villeneuve

Cosa rende la pista di Spa unica nel suo genere?

Il suo ritorno sulla pista attuale avviene nel 1985, a seguito di modifiche che, nonostante lo rendano il più lungo del Mondiale con i suoi 7004 metri, vede una diminuzione della metà di quello originale.

Uno dei punti più complessi ed adrenalinici della pista è senza ombra di dubbio la doppia curva sinistra-destra-sinistra in salita “Eau Rouge-Raidillon”, in cui si viaggia ad oltre 200 chilometri all’ora senza mai staccare il piede dall’acceleratore. 

Tanto bello quanto rischioso, questo tratto è stato nel corso degli anni teatro di manovre spettacolari ma anche di clamorosi incidenti, anche perché questo precede il lungo rettilineo del Kemmel, punto in cui nel 2019 ci ha salutati il giovane pilota di Formula 2 Anthoine Hubert; in questo punto, infatti, si raggiungono e si superano i 300 chilometri orari. 

L’altro tratto emblematico del circuito è Blanchimont, il tornante verso sinistra tra le curve 17 e 18 in cui a fare da padroni della scena sono i carichi laterali che ostacolano i piloti.

La nascita di nuovo talento sulla pista di Spa

Abbiamo quindi compreso come per vincere qui non basti solo un grande talento ma anche una forza mentale e fisica fuori dal comune, non a caso uno dei piloti più importanti della storia della F1 ha visto il suo “battesimo” proprio qui: si tratta di Michael Schumacher.

Il pilota tedesco, infatti, nel 1991 corse in sostituzione di Bertrand Gachot con la Jordan, conquistando il settimo posto in griglia e stupendo tutti nonostante, il giorno successivo, la sua gara durò solo poche centinaia di metri per la rottura della frizione. 

La straordinaria prova però non lasciò indifferente il grande imprenditore ed esperto di monoposto Flavio Briatore, allora direttore della Benetton, che decise di portarlo con sé fin dalla gara seguente, a Monza, dove chiuse quinto davanti al leggendario Nelson Piquet.

La gara del 2021, un flop totale

Tornando ai giorni nostri, questo GP è stato fortemente criticato nel 2021, anno in cui la vittoria andò a Max Verstappen, a causa della gestione della gara: dopo oltre tre ore di attesa e di rinvii a causa della pioggia, la direzione gara decise di far fare ai piloti soltanto due giri dietro la Safety Car e con posizioni quindi congelate, assegnando ai primi dieci piloti classificati metà del punteggio.

Oltre che essere entrato nella storia come il gran premio più corto – per distanza percorsa – nella storia della Formula 1, questo show diede vita a molteplici polemiche che hanno successivamente portato alla modifica di alcuni punti fondamentali del regolamento in base allo stabilimento del punteggio gara.

Siamo così giunti alla fine del nostro tour sulla pista belga ma, in attesa che si dia il via all’edizione 2024 del Gran Premio, rimanete sintonizzati sui nostri canali social e sul nostro sito per non perdere tutte le novità su questo importantissimo evento e su tanto altro!

Condividi questo post

Comments (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *