Dalle dichiarazioni di Vettel alla serie Netflix, tutte le novità sul caso Horner

Dalle dichiarazioni di Vettel alla serie Netflix, tutte le novità sul caso Horner

Il GP di Melbourne ha lasciato l’amaro in bocca in casa RedBull, ma nonostante tutto nei box sembrava essere tornata l’armonia. Una mera impressione, visto che il caso Horner continua a far parlare fuori e dentro l’ambiente del team di Milton Keynes.

La lotta per il dominio nella casa austriaca non è certo qualcosa di recente, se si tiene in considerazione che sin dalla morte dell’ex patron Dietrich Mateschitz, avvenuta nell’autunno del 2022, il team di Milton Keynes vede le due diverse anime che governano la multinazionale delle bevande energetiche (la famiglia thailandese guidata da Chalerm Yoovidhya da un lato e il ramo austriaco degli eredi di Mateschitz dall’altro) a contendersi il potere.

Non è quindi ciò che sta accadendo a Christian Horner a cambiare la situazione, ma sicuramente aumenta lo scompiglio, a maggior ragione se si tiene in considerazione che il dirigente inglese sia il favorito malgrado tutto quello che sta accadendo.

L’ultima novità in merito arriva dalla testata online tedesca F1-Insider, secondo la quale Yoovidhya sarebbe irremovibile sulla permanenza al timone di Horner tanto da richiedere il disimpegno del ramo austriaco dalla gestione della scuderia di F1; se ciò dovesse succedere, comporterebbe l’uscita di scena di Helmut Marko entro la fine dell’anno e con esso anche un possibile addio da parte di Max Verstappen (leggi anche qui: Non c’è pace in casa RedBull: Helmut Marko potrebbe andare via).

A tal proposito si amplificano le voci secondo cui Max lascerà Milton Keynes già a partire dal 2025, con la Mercedes alla finestra per stessa ammissione del boss Toto Wolff

In tutto ciò, la dipendente che aveva alzato il polverone accusando il dirigente di presunti comportamenti inappropriati è stata sospesa dal lavoro, e una fonte amica della stessa ha dichiarato che sta vivendo una situazione non facile. L’ex dipendente sarebbe obbligata a non parlare a nessuno, se non alla propria famiglia,  di questa situazione e dei fatti avvenuti, impedendo così la possibilità di rilasciare interviste in merito.

“Lei è determinata affinché la verità venga a galla” – ha dichiarato ancora la fonte – “C’è una donna sola che ha seguito il processo giusto e si sente come se non fosse stata ascoltata: è tutto ingiusto”

A gettare benzina sul fuoco, la recente indiscrezione di Business F1 Magazine che aveva spiegato che la conclusione dell’indagine era da collegarsi a fatto che l’avvocato di parte terza che ha poi scagionato il team manager sarebbe il rappresentante legale della famiglia Yoovidyha

Sul caso nelle ultime ore si sono espresse anche voci autorevoli come quella di Sebastian Vettel, che a Sky Sport ha invocato maggiore trasparenza, anche alla luce del fatto che il tutto sta mettendo in ombra il grande lavoro di Max Verstappen e tanti altri dietro le quinte per continuare a vincere. 

Ultima, ma non per importanza, la notizia secondo la quale lo scandalo riguardante Christian Horner arriverà presto sul piccolo schermo, e a confermarlo è stato lo stesso produttore esecutivo della serie Netflix “Drive to Survive”. Le telecamere della multinazionale hanno seguito la scuderia sia a Sakhir che a Jeddah proprio per catturare le immagini da mostrare poi nella settima stagione, anche se ancora non c’è nessun accordo sul prolungamento della docu-serie.

Parlando con il The Telegraph, il produttore esecutivo James Gay-Rees ha dichiarato che per Netflix è difficile parlare di questa vicenda, per cui l’obiettivo è quello di trovare un modo per raccontarla senza ulteriori conseguenze. 

Cosa accadrà? Non perdete i prossimi aggiornamenti su Bobet News.

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