Champions League nuovo format per la stagione 2024/2025
La UEFA ha approvato il nuovo format della Champions League, che entrerà in vigore dalla stagione 2024/25. La massima competizione europea per club subirà una profonda trasformazione, con l’obiettivo di rendere più avvincente, equa e sostenibile la sfida tra le migliori squadre del continente.
La novità più evidente riguarda la fase a gironi, che verrà abolita e sostituita da una fase campionato, in cui le 36 squadre partecipanti (quattro in più rispetto al passato) si affronteranno in un unico girone, con un sistema di sorteggio che garantirà a ogni club di giocare contro avversari di diverse fasce.
Ogni squadra disputerà otto partite, quattro in casa e quattro in trasferta, contro squadre diverse. Le prime otto classificate si qualificano direttamente agli ottavi di finale, mentre le squadre dal nono al ventiquattresimo posto si giocheranno gli altri otto posti disponibili in uno spareggio.
Il nuovo format comporterà un aumento del numero di partite, che passeranno dalle attuali 125 a 225, con un incremento dei ricavi per i club e per la UEFA, ma anche una maggiore flessibilità nel calendario, che si estende da agosto a maggio.
La UEFA ha assicurato che il nuovo sistema non avrà impatti negativi sulle competizioni nazionali e sulle altre coppe europee (Europa League e Conference League), che seguiranno lo stesso formato.
Per quanto riguarda i criteri di accesso alla Champions League, la UEFA ha confermato che la qualificazione rimarrà aperta e basata sul merito sportivo, con le prime quattro squadre dei cinque campionati più forti (Spagna, Inghilterra, Germania, Italia e Francia) che avranno il posto garantito.
Le altre 16 squadre saranno determinate dal percorso campioni (riservato ai vincitori dei campionati minori) e dal percorso leghe (riservato alle squadre meglio piazzate nei campionati più forti).
A queste si aggiungeranno quattro squadre in più, di cui una assegnata alla quinta federazione del ranking UEFA (attualmente la Francia), una assegnata a una vincitrice del campionato, e due assegnate alle federazioni che hanno ottenuto il miglior risultato collettivo nella stagione precedente.
Questo significa che la Serie A potrebbe avere fino a cinque squadre in Champions League, se l’Italia dovesse essere tra le prime due nazioni nel ranking UEFA.
Il presidente della UEFA, Aleksander Čeferin, ha espresso la sua soddisfazione per il nuovo format che ha definito: “un passo avanti per il calcio europeo”.
Čeferin ha sottolineato che la riforma è frutto di un ampio dialogo con i principali portatori di interesse del calcio europeo, tra cui l’Associazione Europea dei Club, le Leghe Europee e le federazioni nazionali, e che rispetta i valori fondamentali dello sport come la competizione aperta, il merito sportivo e la solidarietà.
Il presidente della UEFA ha anche ribadito il suo netto rifiuto verso il progetto di una Superlega europea, promosso da alcuni club ricchi e potenti, che minaccerebbe l’equilibrio e l’armonia del calcio europeo.
“La UEFA non permetterà mai che il calcio diventi un gioco chiuso e riservato a pochi – ha dichiarato Čeferin – la nostra missione è di proteggere il calcio per tutti e di farlo crescere in modo sano e sostenibile”.
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