Australian Open 2024 – Le pagelle, Sinner impeccabile
Si è concluso, dopo due settimane di grande tennis, il primo dei 4 Slam stagionali. Vediamo insieme i migliori e i peggiori secondo la redazione di Bobet News.
I MIGLIORI DEGLI AUSTRALIAN OPEN
1) Jannik Sinner: il migliore del torneo!
Sicuramente per aver vinto il suo primo Slam ma anche per aver riportato una vittoria che in Italia mancava da quasi mezzo secolo e sopratutto per tutto ciò che ha dimostrato nel percorso che l’ha poi portato in finale. Semplicemente devastante: 3 set concessi in tutto il torneo, 0 palle break concesse al miglior ribattitore della storia del tennis, Nole Djokovic e poi rimonta in finale da 0-2 set su Daniil Medvedev, il nostro Jannik ha giocato un tennis semplicemente ingiocabile per gli avversari. Un tennis fatto di solidità, potenza, ritmo, fisicità e grandi scelte tattiche, il tutto accompagnato da una forza mentale assurda necessaria a recuperare i 2 set sotto nella sua prima finale Slam. Questo orgoglio italiano, ci ha fatti già esaltare nel 2023 con la finale alle Finals, vari titoli tra conquistati tra cui la Davis e ora ha vinto gli AO, e come già detto è solo l’inizio di una storia bellissima. Grazie Jan.
Voto 10.
2) Daniil Medvedev: secondo posto, finalista, il buon russo ha dato ancora una volta prova del fatto che è un tennista livello Slam. Un giocatore in grado di rimontare partite con diversi set di svantaggio imponendo il suo gioco estenuante da fondo senza scoraggiarsi. Come descritto dal connazionale Rublev “uccide lentamente l’avversario“. Nella finale del 2021 con Nadal purtroppo non riesce a compiere l’ultimo passo di un cammino straordinario e da 2 set di vantaggio nella finale perde il titolo. Hanno inciso sicuramente le 6 ore di gioco che il russo ha trascorso in campo in più di Sinner, e come sportivamente ammesso da lui stesso il fatto che l’altoatesino da vero campione ha rivoluzionato il suo gioco nel 3⁰ set adattandosi alla situazione e vincendo la partita. È un giocatore ottimo, stabilmente e meritatamente tra i migliori 5, sicuramente un contendente per i prossimi Slam. Continua così Daniil.
Voto 8.5.
3) Alexander “Sasha” Zverev: al terzo posto tra i migliori c’è sicuramente Zverev, semifinalista. Ha compiuto un percorso ottimo per arrivare alla semifinale sconfiggendo Cameron Norrie e sopratutto Carlos Alcaraz in maniera netta. In semifinale con Medvedev ha dato spettacolo giocando una delle partite più belle del torneo e sfiorando la vittoria. È il terzo migliore perché a poco più di un anno e mezzo dal terribile infortunio della semifinale di Roland Garros 2022 ha rimesso in piedi un gioco straordinario tennisticamente e tatticamente ma sopratutto mentalmente. Ora è agguerrito e addirittura più maturo nelle scelte. Bravo Sasha.
Voto 8+.
4) Novak Djokovic: Ebbene sì! Riusciamo ad inserirlo solo al quarto posto tra i migliori. Djokovic è una leggenda, probabilmente il miglior giocatore di tennis che abbia mai impugnato una racchetta. Nonostante la sua età, in un resoconto complessivo tra esperienza, talento, forza mentale, qualità tennistica, tattica e qualsiasi altro aspetto si voglia considerare, non ha pari al momento. Contribuisce a questo anche la condizione fisica attualmente precaria di Nadal. Per tali ragioni non è da Nole giocare i primi due set della semifinale del suo Slam per eccellenza, come ha fatto quest’anno contro Jannik Sinner. Nonostante nel terzo set abbia ripreso a giocare meglio, qualcosa non ha funzionato nel penultimo atto del torneo e questo gli è costata l’eliminazione. Il miglior ribattitore della storia del tennis non ha avuto palle break e non è riuscito a capovolgere il risultato del match. Questo è il motivo per cui lo inseriamo, nella nostra personalissima classifica, solo dietro l’altro semifinalista Zverev. Non abbiamo dubbi che tornerà, il suo livello è ancora straordinario e sembra non abbia affatto voglia di cedere lo scettro. Nel suo mirino come ormai negli ultimi anni ci sono solo gli Slam. Ci aspettiamo, come nel 2023, un Novak Djokovic saggio nella scelta dei tornei a cui partecipare per preservare la sua condizione fisica in vista degli appuntamenti più caldi della stagione. Sicuramente non ci deluderai Nole.
Voto 7.5.
5) Taylor Fritz: l’ultimo dei migliori. Merita di entrare in questa classifica perché Fritz ha dato prova, sopratutto nella sfida con Tsitsipas e nel set vinto con Djokovic, che a 26 è un giocatore maturo e degno del suo best rank appena raggiunto. La nona posizione. Meritatamente top 10, meritatamente ai quarti di finale di questo Slam, ha tirato in piedi un gioco consistente ed efficace con servizio e dritto penetranti e scelte molto accurate tatticamente. Non è all’altezza di una finale Slam, non crediamo potrà vincere, per ora, un torneo di tale calibro ma ampiamente alla sua portata vediamo i Masters 1000 sopratutto sul veloce, nei quali ha ottime possibilità. Ne ha già conquistato uno lo scorso anno e crediamo che lo stesso esito si confermi anche nel 2024. Let’s go Taylor.
Voto 7.
I PEGGIORI DEGLI AUSTRALIAN OPEN
1) Holger Rune: il più talentuoso flop del primo Slam stagionale è sicuramente lui, il danese. Inizio torneo da dimenticare, riceve una sconfitta al secondo turno, per uno dei 3 giovani più promettenti del circuito è un grande flop. Probabilmente condizionato dai problemi fisici che lo attanagliano dallo scorso anno, è sicuramente un peccato vedere tanto potenziale tennistico limitato dagli infortuni ed una condizione mentale non ottimale. Peccato Holger.
Voto 4.
2) Carlos Alcaraz: normalmente un torneo dello Slam in cui si raggiunge il quarto di finale è sempre un buon torneo, a meno che non si parli di Carlos Alcaraz. Potenziale vincitore e tra i 3 top favoriti, esce impietosamente contro un ottimo Zverev. Dalla vittoria a Wimbledon del 2023 qualcosa è cambiato, non è più riuscito a vincere titoli e il brillante fenomeno che gioca colpi impensabili nelle situazioni più assurde, gioca bene solo contro players mediocri. Non a caso negli ultimi 10 mesi ha vinto quasi nessuna partita con gli altri top 5. Dove sei Carlitos?
Voto 6.
3) Alejandro Davidovich Fokina: 23 anni, un talento tennistico e delle doti atletiche invidiabili da tanti giocatori. A nostro parere è uno dei grandi flop del momento nel circuito perché a causa di una attitudine mentale non delle migliori, non riesce ad esprimere il suo gioco nel pieno delle sue potenzialità. Si ferma al secondo turno contro il numero 47 del mondo Borges ottenendo poco e niente, ed ancora una volta deludendo le aspettative sul suo conto.
Voto 4.
4) Dennis Shapovalov: irriconoscibile da ormai 2 anni. È stato una delle grandi promesse del tennis contemporaneo, con tutte le carte in regola per sfondare e giocarsela nei tornei più importanti del circuito. Spiccava per bellezza ed efficacia con il suo rovescio ad una mano spesso giocato in salto. Per certi versi un giocatore molto simile al nostro Musetti. Non è mai riuscito a compiere il salto di qualità e ad imporsi in un torneo veramente importante, probabilmente per una mancata attitudine mentale alla competizione. Esce ancora una volta al primo turno senza resistenza. Peccato Dennis.
Voto 3.
5) Francis Tiafoe: esce al secondo turno BigFoe. Non era il favorito alla vittoria del torneo, tuttavia essendo tra i più talentuosi e spettacolari giocatori del circuito ci si aspettava ben altro rispetto ad una sconfitta nel secondo turno. Qualcosa non ha funzionato Foe?
Voto 4.
Extra: nel nostro resoconto tuttavia ci sono giocatori di cui non abbiamo ancora parlato poiché non rientrano ne nei peggiori, ne nei migliori. Tra questi, che non vogliamo assolutamente tralasciare, abbiamo a cuore Flavio Cobolli. Il nostro Flavio ha raggiunto il terzo turno mostrando una maturità personale e tennistica incredibile giocando il suo miglior torneo della carriera e gli auguriamo di continuare per questa strada. Lo stesso vale per Giulio Zeppieri, vittorioso alle qualificazioni, si è spinto fino al secondo turno riuscendo quasi a sconfiggere addirittura Cameron Norrie. Congratulazioni ragazzi!
Note meno positive vanno a giocatori come Felix Auger Aliassime, Stefanos Tsitsipas e Andrey Rublev che sebbene abbiano giocato un buon AO, spingendosi fino alla seconda semifinale e perdendo in maniera non netta, lottando, per il loro talento e per ciò a cui ci hanno abituato, ci sentiamo di dire che non hanno fatto abbastanza. Hanno le carte in regola per avere di più, tuttavia ancora non arriva per loro una vittoria veramente importante in un titolo dello Slam.
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Comments (4)
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