Austin si tinge di rosso: doppietta Ferrari con magia di Leclerc, Verstappen terzo
Il Texas parla italiano: è un “Ferrari show” quello andato in onda nel GP di Austin, con una prodezza di Charles Leclerc che vince sul Circuit of the America e firma il suo ottavo successo in carriera, il terzo nel 2024.
Ma non finisce qui, infatti a completare l’opera ci pensa il secondo posto di Carlos Sainz che permette una doppietta stratosferica, cosa che non succedeva da 18 anni, quando sul podio salirono Schumacher e Massa. A completare il tutto ci pensa Max Verstappen, che lotta fino alla fine e trae vantaggio dalla penalizzazione di Norris con la McLaren, aumentando il divario a +57 nella classifica Mondiale.
La Ferrari fa scintille ed emoziona ad Austin
Che la Ferrari fosse pronta a lottare per la vittoria è stato chiaro sin dall’inizio del weekend americano, in cui gli aggiornamenti sulla monoposto adottati da qualche GP a questa parte avevano già dato i propri frutti, ma che la vittoria avvenisse in un modo così spettacolare era quasi impensabile.
Quasi, perché Charles aveva già tutto in mente, soprattutto dopo la Sprint Race del sabato (per i dettagli leggi qui): con una partenza da lode e bacio accademico, Leclerc si è portato in testa al gruppo e ha costruito la gara su una strategia ed un talento senza eguali.
La partenza: il “mago” Leclerc approfitta dell’errore di Norris
Lo start vede un Norris aggressivo, che sfrutta bene la partenza dalla pole per mettersi il gruppo alle sue spalle, ma lo stesso fa anche Verstappen, che fa sentire la pressione all’inglese e lo porta a commettere quello che si rivelerà essere l’errore fatale per la gara del pilota McLaren: frena troppo in anticipo lasciando un ampio spazio a sinistra, mossa che permette a Max di entrare deciso in curva 1 rischiando anche la penalità per aver spinto l’avversario.
In tutto questo ne approfitta Charles, infilando entrambi con una magia che lascia tutti a bocca aperta e diventa il leader della gara dall’inizio alla fine. Nemmeno l’ingresso della Safety Car, necessaria a seguito dell’uscita di pista di Lewis Hamilton al giro 3, ferma la corsa del “predestinato”, che nel post gara afferma: “Abbiamo faticato un po’ a trovare il feeling con la vettura, però ero fiducioso sul fatto che in gara avrei trovato un feeling migliore, ed è quello che è successo”.
I pit stop: ottima mossa Ferrari
Anche i pit stop sono stati abbastanza imprevedibili, con le Medie Pirelli che hanno avuto una durata anche più lunga del previsto: le soste per i cambi gomme sono infatti iniziate intorno al giro 19 a partire dal centro della classifica in gara. Tra i piloti al vertice il primo ad effettuare il cambio è stato Carlos Sainz, mettendo in atto la strategia dell‘undercut su Max e fermandosi al giro 22: scelta più che pagata, visto che oltre ad assicurarsi il posto davanti al pilota Red Bull mette anche pressione al proprio compagno, che nel team radio chiede di fare il pit il prima possibile.
Leclerc, infatti, si è fermato al giro 27, un giro dopo la sosta di Verstappen, e dopo aver montato le Hard si è ripreso la testa del GP. Le ultime monoposto a rientrare al box tra quelle davanti sono state le McLaren ai giri 31 e 33; con le Ferrari che ormai erano imprendibili, l’obiettivo di Norris è diventato quello di tenere alle spalle Verstappen, cosa che è riuscito a fare negli ultimi giri.
Lotta Norris-Verstappen: l’olandese dimostra chi è il leader del campionato
Nonostante il sorpasso ai danni dell’olandese, le cose per il pilota papaya non sono andate come sperato: niente podio per Lando, che paga una penalità di 5″ per la dinamica del sorpasso su Max, in cui i due si spingono fuori pista ma il britannico ha la peggio.
Per la seconda volta nel corso del GP americano, dunque, Norris non ha saputo gestire il prezioso bottino nelle sue mani, lasciando a “SuperMax” la possibilità di incrementare il divario in classifica a sole cinque gare dalla fine.
Mercedes al 50%, i nuovi talenti stupiscono
Situazione complessa per la Mercedes, che vede un lavoro tutto sommato positivo di Russell (partito dalla pit lane per le sostituzioni sulla monoposto dopo l’incidente in qualifica di sabato), il quale ha messo in atto una rimonta che gli è valsa il sesto posto nonostante una penalizzazione di 5″ per un duello con Bottas giudicato scorretto, e il disastro di Hamilton, che ha concluso la sua gara nel modo peggiore, ovvero il ritiro .
Ottimo lavoro per le Haas, in particolare quella di Hulkenberg che centra l’ottava posizione, ma a stupire sono ancora una volta i nuovi talenti, con Lawson e Colapinto in top ten ed entrambi davanti ai rispettivi compagni di team Yuki Tsunoda e Alexander Albon.
Prossimo appuntamento e classifiche
Dopo la lunga pausa di tre settimane, la Formula 1 torna in pista il prossimo weekend a Città del Messico. Niente gara Sprint ma orari simili a quelli del questo weekend, con la gara della domenica che si svolgerà il 27 alle 21. Per non perdere tutte le informazioni continua a seguire i prossimi aggiornamenti su Bobet News, intanto ecco a te le classifiche della gara di Austin.
Ordine di arrivo GP Austin 2024
- C. Leclerc (Ferrari)
- C. Sainz (Ferrari)
- M. Verstappen (Red Bull)
- L. Norris (McLaren-Mercedes)
- O. Piastri (McLaren-Mercedes)
- G. Russell (Mercedes)
- S. Perez (Red Bull)
- N. Hulkenberg (Haas-Ferrari)
- L. Lawson (Racing Bulls)
- F. Colapinto (Williams-Mercedes)
- K. Magnussen (Haas-Ferrari)
- P. Gasly (Alpine-Renault)
- F. Alonso (Aston Martin-Mercedes)
- Y. Tsunoda (Racing Bulls)
- L. Stroll (Aston Martin-Mercedes)
- A. Albon (Williams-Mercedes)
- V. Bottas (Sauber-Ferrari)
- E. Ocon (Alpine-Renault)
- G. Zhou (Sauber-Ferrari)
Classifica Piloti post GP America 2024
1) Max VERSTAPPEN (Red Bull) – 354 punti
2) Lando NORRIS (McLaren) – 297 punti
3) Charles LECLERC (Ferrari) – 275 punti
4) Oscar PIASTRI (McLaren) – 247 punti
5) Carlos SAINZ (Ferrari) – 215 punti
6) Lewis HAMILTON (Mercedes) – 177 punti
7) George RUSSELL (Mercedes) – 167 punti
8) Sergio PEREZ (Red Bull) – 150 punti
9) Fernando ALONSO (Aston Martin) – 62 punti
10) Nico HULKENBERG (Haas) – 29 punti
11) Lance STROLL (Aston Martin) – 24 punti
12) Yuki TSUNODA (Racing Bulls) – 22 punti
13) Alexander ALBON (Williams) – 12 punti
14) Daniel RICCIARDO (Racing Bulls) – 12 punti
15) Pierre GASLY (Alpine) – 8 punti
16) Kevin MAGNUSSEN (Haas) – 8 punti
17) Oliver BEARMAN (Ferrari) – 7 punti
18) Franco COLAPINTO (Williams) – 5 punti
19) Esteban OCON (Alpine) – 5 punti
20) Liam LAWSON (Racing Bulls) – 2 punti
21) Guanyu ZHOU (Stake F1 Team Kick Sauber) – 0 punti
22) Logan SARGEANT (Williams) – 0 punti
23) Valtteri BOTTAS (Stake F1 Team Kick Sauber) – 0 punti
Classifica Costruttori 2024 dopo Austin
1) McLaren – 544 punti
2) Red Bull – 504 punti
3) Ferrari – 496 punti
4) Mercedes – 344 punti
5) Aston Martin – 86 punti
6) Haas – 38 punti
7) Racing Bulls – 36 punti
8) Williams – 17 punti
9) Alpine – 13 punti
10) Stake F1 Team Kick Sauber – 0 punti
Comments (1)
[…] la pista: i due, infatti, sono separati da soli 57 punti dopo quanto successo ad Austin (leggi qui per i dettagli), e proprio il contatto tra i due continua ad essere alla base della lotta tra […]