Aryna Sabalenka chi è la vincitrice del circuito femminile degli Australian Open

Bielorussa, 25 anni e la chiamano ‘dominatrice’. Parliamo di Aryna Sabalenka, decretata regina del singolare femminile dell’Australian Open.

Così, la tennista porta a casa il titolo per il secondo anno consecutivo culminando due settimane in grande forma e stile. La Sabalenka ha, appunto, dominato vincendo su tutte le avversarie, senza perdere nemmeno un set!

Davvero un bel finale per la numero due del mondo che, dopo questo Torneo, è entrata nella top 10.

Tanti successi e tanti bei risultati per la giocatrice. Ma chi è Aryna Sabalenka?

Nata a Minsk nel 1998, muove i primi passi verso il tennis grazie al padre, ex giocatore di hockey scomparso a soli 44 anni. Si avvicina, soltanto sei anni fa alla disciplina del tennis. Il primo torneo WTA al quale partecipa risale al 2017. La Vittoria arriva con la partecipazione al torneo WTA 125 a Mumbai.

Un po’ di rodaggio e vince due titoli WTA, gli ottavi di finale agli US Open e ranking a ridosso della top 10. Fino a questo momento vanta 13 titoli conquistati. La prima vera, grande soddisfazione arriva con la Slam lo scorso anno: la Sabalenka, infatti, vince l’Australian Open 2023.

Una vittoria che non era certo scontata: la tennista ha affrontato la campionessa uscente di Wimbledon, Elena Rybakina. Qualche giorno fa il bis. Bis che la giocatrice ha difeso con le unghie e con i denti, come una vera tigre.

Già, una tigre. Così come il suo tatuaggio sul braccio. Una scelta, quella della tigre, mirata, non casuale. L’animale, infatti, non soltanto simboleggia l’anno di nascita di Aryna ma rispecchia a pieno la sua personalità, nella vita e nello sport. 

Per il resto Aryna si definisce una persona normale, che ha attraversato periodi bui e di depressione. Depressione causata da alcune difficoltà sul campo da gioco che, però, con grande umiltà ha superato grazie anche al supporto del compagno, Konstantin Koltsov, giocatore di hockey, che in diverse occasioni ha rappresentato la Bielorussia alle Olimpiadi.