Alcaraz primo finalista del Roland Garros, vince su Sinner dopo 4 ore di match

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Alcaraz primo finalista del Roland Garros, vince su Sinner dopo 4 ore di match

Game, set and match!

Solo dopo più di 4 ore, come vi avevamo predetto, finisce lo scontro al vertice del tennis mondiale tra i due talenti più cristallini della generazione post big three.

Alcaraz batte Sinner e si porta in vantaggio nell’h2h per 5 a 4 continuando a dominare la terra rossa, superficie più nelle sue corde per caratteristiche tecniche e stile di gioco.

Proprio come precisato anche da Jannik nella press conference.

Riassumere 4 ore e un quarto di match non è semplice ed è impossibile generalizzare, in quanto in un match così lungo si son viste più partite diverse, momenti e tendenze opposte tra loro.

Complessivamente possiamo dire che è stato un bel match all’insegna del tennis moderno e discretamente apprezzabile all’interno della storia di questo sport; è stata una partita caratterizzata da grandi velocità su tutti i colpi, tanta strategia ma limitatamente al fondo campo, poche giocate preziose e poca scenicità nei pressi della rete ed in ambito del puro tocco.

Non si fraintenda ciò che stiamo dicendo, Sinner ed Alcaraz sono i due migliori tennisti dopo la generazione di Federer, Nadal, Djokovic e Murray, di gran lunga dominano su tutti e lo faranno per i prossimi 15 anni disputando match che solo tra loro possono avvenire.

Se ci soffermiamo però su una analisi che trascende la linea temporale, sicuramente un match tra Federer e Nadal a Wimbledon oppure tra Nadal e Djokovic al Roland Garros avrebbe regalato qualche emozione in più.

Probabilmente siamo troppo nostalgici verso qualcosa che non tornerà più per via delle direzioni che il tennis moderno sta prendendo ma poco possiamo farci se nelle nostre menti certi ricordi rimangono indelebili.

Sinner – Alcaraz analisi post match

Tornando al match Sinner parte bene, sorprende Alcaraz andando sullo 0-4 nel 1⁰ set, gioca sulle righe, tira forte e profondo, è imprevedibile e fa ciò che vuole vincendo il set 2-6 ed andando 0-2 in vantaggio nel 2⁰.

Qualcosa scatta e lo spagnolo si sveglia contro-brekkando e breakkando nuovamente Sinner per chiudere il set 6-3.

Sinner, vistosamente in difficoltà nel secondo set, ha sofferto di crampi e ha accusato di qualche risentimento a livello fisico di cui ci è ignota la causa e la natura ma nonostante ciò nel 3⁰ set racimolate le poche energie, prestando attenzione ai momenti chiave ed approfittando della grande difficoltà di Alcaraz degli ultimi mesi nel leggere i cambi di tragedia avversari vince il 3⁰ set 3-6.

Nel 4⁰ set c’è stato un grande equilibrio senza palle break ed occasioni per nessuno, la prima sul 5-4 arriva per Alcaraz che non se lo lascia ripetere e chiude 6-4.

Stanco, Sinner parte in salita nel 5⁰ set 2-0 e break sotto ma nonostante i tentativi e qualche rara occasione non riesce mai a rientrare.

Lo spagnolo chiude al 3⁰ mp 6-3 ed incassa la finale che sarà contro Zverev.

È un peccato l’epilogo di questo match, siamo profondamente dispiaciuti poiché abbiamo come l’impressione che, anche e sopratutto per merito di Alcaraz, Sinner non sia riuscito ad esprimere il suo massimo livello per tutto il match.

Era alla sua portata, poteva farlo e lo farà, battere sulla terra Alcaraz è ora una delle challenge più complicate ma non dubitiamo.

Non resta che gustarci questa finale con un po di rammarico e stare pronti perché Sinner è in forma, i problemi alla anca sembrano solo un ricordo e Wimbledon è alle porte; lo scorso anno perse in semifinale rimontato da Djokovic, quest anno chissà?

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