Giovani talenti crescono: chi sarà il futuro della F1?

Giovani talenti crescono: chi sarà il futuro della F1?

Il grande talento del giovane Oliver Bearman nel corso dell’ultimo GP dell’Arabia Saudita non è affatto passato inosservato dentro e fuori la scuderia Ferrari: l’inglese classe 2005 ha sbalordito tutti con la sua prestazione non solo in gara ma durante tutto il weekend, dimostrandosi pronto ad affrontare una sfida gigante come quella della classe regina nonostante la chiamata sia arrivata improvvisamente (non sai cosa sia successo? Leggi qui: F1: Sainz bloccato da un’appendicite, lo sostituisce Bearman). 

Bearman, però, non è l’unico giovane nome che da tempo gira tra le scuderie che gareggiano nel campionato automobilistico in vista del futuro, nonostante al momento siano poche le possibilità che vedono l’ingresso di uno di questi nella f1. 

La presenza di grandi piloti che ancora riescono a dare del filo da torcere nonostante l’età (o forse, per meglio dire, grazie alla loro esperienza) è sicuramente uno dei fattori determinanti della “chiusura delle porte”, allo stato attuale, del mercato piloti nei confronti di nomi che porterebbero una ventata d’aria fresca, come dimostra l’ottimo inizio stagione di Fernando Alonso; quest’ultimo, infatti, è uno dei quattro protagonisti di un meme che sta girando in queste ore sui social in cui, sotto le didascalie “The future of F1”, appaiono i volti del succitato Oliver Bearman, Liam Lawson, Kimi Antonelli e lo stesso Alonso.


Partendo da questo, noi di Bobet news ci siamo chiesti chi tra questi tre potrebbe essere un nuovo pilota F1 nell’arco dei prossimi anni, magari guardando già al vuoto in casa Mercedes lasciato dall’addio di Hamilton, o se magari possa esserci qualche altro nome. Prima di provare a dare una risposta, però, bisogna comprendere chi siano i tre talenti presenti nel mercato piloti.

OLIVER BEARMAN
Partiamo proprio dalla giovane scoperta appartenente alla Driver Academy della scuderia di Maranello, che a 18 anni, 10 mesi e un giorno ha avuto l’onere ed onore di sostituire Sainz in Arabia: Oliver Bearman. Nasce a Chelmsford, in Inghilterra, l’8 maggio del 2005 e già da bambini si diverte a vincere con i kart. Nel 2020 sale in Formula 4 conquistando il successo nei campionati italiano e tedesco, cosa che gli permette di entrare nel 2021 nella Ferrari Driver Academy, la scuola per giovani piloti della rossa, ottenendo nel corso dello scorso anno ben quattro vittorie in Formula 2. A seguito della grande prestazione di domenica, per cui è stato votato come Driver of the day, ha ricevuto diversi complimenti da piloti del calibro di Hamilton, Russell, Vettel, Sainz oltre che degli ingegneri Ferrari e Fred Vasseur. Da non dimenticare, poi, che oltre ad essere il terzo più giovane debuttante nella storia(dopo Norris e Verstappen), è anche il più precoce ad aver mai guidato una Rossa di Maranello in F1. 

«Lo so, gli devo restituire la macchina, è sua» ha scherzato Bearman riferendosi a Sainz, aggiungendo: «Sono felice di aver dimostrato che pure un debuttante può cavarsela, è un bel messaggio per tutte le matricole e mi sono anche divertito. Ma niente festa: non si celebra un settimo posto». Questa mentalità e questo approccio così tecnico e al contempo determinato lo hanno portato lontano, per cui non abbiamo dubbi che Ollie avrà la possibilità di brillare, magari al di fuori della galassia di Maranello, visto che al momento la Ferrari non può offrire oltre ad un aiuto legato al simulatore o nei test: Charles Leclerc ha rinnovato da poco il contratto, Lewis Hamilton arriverà l’anno prossimo con un pluriennale, motivo per cui prima del 2027 non ci sono sedili liberi, fattore indubbiamente legato anche al fatto che non esistano più i team satellite.

LIAM LAWSON

Nel 2023 era toccato a Liam Lawson esordire in F1, ed anche questo giovane pilota aveva lasciato tutti stupiti, dagli addetti ai lavori ai tifosi. Liam Lawson ha 21 anni ma ha già un pedigree di tutto rispetto: inizia vincendo nel 2017 il suo primissimo campionato, la “sua” New Zealand Formula Ford; a seguito di questo successo la Red Bull ha deciso di investire su di lui, anche grazie agli anni passati tra il campionato australiano di Formula 4 e la Formula 3 asiatica. Non a caso nel 2019 è riuscito ad effettuare il grande salto mondiale, sperando di poter salire su una delle monoposto del campionato più importante al mondo già dal 2024, ma come nel caso di Bearman i posti sono occupati: la Red Bull infatti ha deciso che in Alpha Tauri il prossimo anno ci sarà ancora Daniel Ricciardo, rimandando almeno al 2025 un suo possibile approdo stabile in griglia. Nel mentre, quindi, dovrà dimostrare il suo valore e la sua capacità di adattamento in un altro campionato, vale a dire il campionato mondiale di Formula 2 ed il DTM, in cui ha conquistato il nono posto nel 2021. Dal 2022 la Red Bull decide di premiarlo concedendogli delle sessioni di libere con l’Alpha Tauri e nel 2023 decide di correre nel campionato Super Formula di comune accordo con l’accademy della casa austriaca, in cui si è laureato vicecampione . 

La sua partecipazione alla classe maggiore avviene nel corso del 2023, quando Daniel Ricciardo si infortuna e costringe la casa di Alpha Tauri a chiamare il suo terzo pilota, cioè lo stesso Liam Lawson. Liam è da subito in confidenza con la AT04, chiudendo la sua prima gara al tredicesimo posto e undicesimo a Monza, ad un passo della zona punti. Nel suo terzo appuntamento in Formula 1, quello di Singapore, Lawson è andato addirittura a punti giungendo nono, e fino al rientro di Ricciardo nell’appuntamento in Qatar ha dimostrato il suo enorme talento.   

L’obiettivo di Liam ora, dunque, è quello di tornare in Formula 1 in pianta stabile a partire dal 2025, per cui dovrà iniziare già guardarsi intorno, anche se alcune scuderie hanno già fatto il suo nome per un possibile contratto.

ANDREA KIMI ANTONELLI

L’Italia fa sentire la sua presenza grazie alla stella nascente Andrea Kimi Antonelli, pilota che Mercedes sta seguendo con grandissima attenzione nel corso della sua carriera di quest’anno in Formula 2. 

Toto Wolff, infatti, non ha nascosto il suo interesse nei confronti del diciasettenne bolognese, che andrebbe così ad affiancare George Russell formando una line-up giovanissima. Il rapporto con la Mercedes, in realtà, inizia già a 12, quando Antonelli entra nel Junior team della casa delle Frecce Argento. Per capire bene chi sia il talento nostrano, partiamo dall’inizio: nato nel 2006 a Bologna, Kimi è figlio di Marco Antonelli, ex pilota GT e proprietario della Antonelli Motorsport, uno dei Team più attivi nei campionati italiani GT, Lamborghini Super Trofeo, Porsche Carrera Cup e Formula 4. Inizia a correre già all’età di 8 anni e da subito riesce a impressionare nei campionati di Easykart, WSK e ROK Cup International Final, in cui riesce a trionfare. Al termine dell’annata 2018, come detto in precedenza, entra nell’Academy Mercedes firmando un contratto di 10 anni, e dopo aver affinato l’arte nel mondo dei kart passa alle monoposto nel 2021, approdando in Formula 4. Nel 2022 vince il campionato italiano e domina nella F4 tedesca chiusa con 9 vittorie in 15 gare. La scorsa stagione lo ha visto impegnato anche nella Formula Regional, categoria intermedia tra F4 e F3, in cui ha vinto sia nel campionato europeo sia in quello Middle East.

Essere un pilota non è però un motivo valido per trascurare gli studi, infatti Kimi si è reso protagonista di un siparietto che lo ha portato sotto i riflettori in questi giorni: Antonelli è stato immortalato al gate dell’aeroporto prima di fare rientro in Italia, con lo zainetto in spalla. Studente del quarto anno di Relazioni internazionali e marketing a Bologna, ha dichiarato che la sua materia preferita e quella in cui eccelle è l’inglese, anche perché è la lingua che si usa nel paddock. Doppia sfida quindi per il bolognese, che si concentra sulle materie di scuola ed allo stesso tempo deve fare i conti con i doveri di pilota all’interno di un grande Circus dei motori.

Questi dunque i nomi caldi che potrebbero prendere parte del campionato mondiale di Formula 1 a partire dal 2025, anche se la lista è indubbiamente molto più lunga. E voi, chi suggerireste? Il vostro futuro “predestinato” è tra questi, o avete altre proposte? Fatecelo sapere sui nostri canali e continuate a seguirci su Bobet news.

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