Formula1: Nuovi problemi per Horner, il caso non si chiude oggi

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Formula1: Nuovi problemi per Horner, il caso non si chiude oggi

A poche ore dall’inizio della stagione 2024 della Formula 1 il caos in casa RedBull regna sovrano: Christian Horner, assolto dalle accuse di molestie ad una propria collaboratrice (per i dettagli leggi qui: Formula 1, Bufera in casa Redbull: Christian Horner accusato da una dipendente) che lo avevano travolto nei primi giorni di Febbraio, si trova ora a fare i conti con un file di Google Drive, inviato via mail a quasi 200 persone nel paddock della F1 durante lo svolgimento delle libere di ieri, contenente probabilmente le prove presentate contro lo stesso.

Facciamo però un recap di quanto successo nelle ultime ore: la notizia dell’assoluzione era arrivata per aprire il cielo non solo della RedBull, ma anche e soprattutto quello di Horner stesso che fino a martedì notte era visto come un «dead man», uno spacciato.

Il dirigente, infatti, aveva deciso di non presentarsi sul circuito ma aspettare in hotel fino alla pubblicazione del verdetto e solo una volta ricevuta l’assoluzione dalle accuse ha fatto il suo ritorno in campo. Il tutto, ovviamente, non corrisponde ad una mera volontà di Horner ma anche della casa costruttrice, che gli ha permesso di tornare a seguito dello svolgimento di un’inchiesta rigorosa ed imparziale, i cui dettagli però non sono noti ai più.

Inchiesta dalla quale è venuto fuori un documento di circa 150 pagine redatto da legali indipendenti che hanno ascoltato Horner per 8 ore il 9 febbraio. A salvare il team manager sarebbe stato da un lato l’intervento degli azionisti di maggioranza, la famiglia Yoovidhya che detiene il 51% della Red Bull, dall’altra la stessa casa austriaca capitanati da Mark Mateschitz.

La storia però aveva generato profondo imbarazzo nelle alte sfere della Formula1 e negli Usa, nonché della stessa RedBull, infatti pare che lo scontro più aspro si sarebbe consumato fra Horner e Jos Verstappen, ex pilota nonché papà di Max. Alcune voci raccontavano già di un clima freddo tra Max ed il suo capo e sicuramente quanto successo ieri non ha aiutato a quietare gli animi, così come si è visto del posizionamento di Verstappen durante le FP1.

La mail che ha riacceso gli animi, sembrerebbe contenere gli screenshot di alcune presunte chat attribuite a Horner e alla dipendente che lo ha accusato; chat in cui, ad esempio, Horner si mostra interessato a cosa la collega indossi sotto i vestiti, oltre che alcune foto piccanti inviate dallo stesso. Anche se ci sarebbero dei messaggi di scuse che Horner avrebbe inviato alla dipendente dopo la richiesta di quest’ultima di un cambio di atteggiamento.

Tra i destinatari della mail ci sono il presidente della Formula1 Stefano Domenicali e quello della Fia Mohammed Ben Sulayem, gli altri nove team principal e diversi media. Tra i primi commenti sono arrivati quelli del capo della McLaren Zak Brown e del team manager della Mercedes Toto Wolff, i quali hanno invitato le autorità della Formula 1 a chiedere maggiore trasparenza alla Red Bull. 

Pronta anche la risposta dello stesso Horner, che sostiene: “Non commenterò speculazioni anonime, ma ripeto, ho sempre negato le accuse”. “Ho rispettato l’integrità dell’indagine indipendente – continua Horner- e ho collaborato pienamente in ogni fase del percorso. È stata un’indagine approfondita e corretta condotta da un avvocato specializzato indipendente e si è conclusa, respingendo la denuncia presentata. Rimango completamente concentrato sull’inizio della stagione”.

Il caso che coinvolge Chris Horner, in conclusione, ora non riguarda più unicamente le accuse di “comportamenti inappropriati” a sfondo sessuale ma vede la possibilità che ci siano stati intrighi di potere interni alla Formula 1.

In attesa di novità, non resta che vedere quanto succederà in pista nelle prossime ore. Continua a seguirci su Bobet News per tutti gli aggiornamenti.

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