L’ Udinese dovrà giocare una partita a porte chiuse dopo gli insulti a Maignan

Udinese porte chiuse

L’ Udinese dovrà giocare una partita a porte chiuse dopo gli insulti a Maignan

Il giudice sportivo di Serie A ha deciso che l’Udinese dovrà disputare una partita a porte chiuse a seguito degli insulti razzisti rivolti al portiere del Milan, Mike Maignan, durante la partita di sabato scorso. La sanzione sarà scontata nella partita contro il Monza in programma sabato 3 febbraio.

Nell’applicazione della sanzione sono state prese in considerazione le continue manifestazioni di discriminazione razziale nei confronti di Maignan che hanno portato a due interruzioni del gioco. Si è tenuto conto inoltre del fatto che non sono state evidenziate chiare manifestazioni di dissociazione da parte degli altri sostenitori ma anche del comportamento attivo della società Udinese nella collaborazione per individuare i responsabili. 

La sanzione a cui si fa riferimento è prevista dall’articolo 28, comma 4 del Cgs, che consiste nell’obbligo di disputare una partita a porte chiuse. 

Tenendo presente che la partita contro il Milan era stata sospesa per cinque minuti a causa degli insulti ricevuti dal portiere, adesso l’Udinese si trova nella situazione di dover giocare una partita intera senza spettatori.

La decisione è stata presa dal giudice sportivo della Serie A, Gerardo Mastrandrea, a seguito delle “manifestazioni di discriminazione razziale”. Nel comunicato si sottolinea anche la gravità oggettiva dei fatti. 

La partita a porte chiuse sarà quella contro il Monza in programma il 3 febbraio alle 15:00. 

Il giudice sportivo ha ricostruito la vicenda citando il referto arbitrale e il rapporto dei collaboratori della Procura Federale riguardo alle manifestazioni di discriminazione razziale che hanno interessato Maignan durante la partita. Si fa notare che non sono state riportate chiare manifestazioni di dissociazione da parte degli altri sostenitori nonostante gli annunci al pubblico, ma viene anche evidenziato il comportamento attivo della società Udinese nella collaborazione per individuare i responsabili. 

L’Udinese sta valutando se presentare un ricorso contro la sentenza del giudice sportivo. Il club è convinto di aver preso tutte le misure necessarie per dare un segnale forte, escludendo per sempre dallo stadio l’autore degli insulti razzisti già individuato. Gli avvocati del club valuteranno il dispositivo emesso dal giudice sportivo prima di prendere qualsiasi decisione insieme alla famiglia Pozzo. Nel frattempo, la Procura di Udine ha aperto un procedimento penale nei confronti della persona identificata e denunciata per il reato di incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. 

La vicenda: Cori di insulti razzisti nei confronti di Mike Maignan

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