Stemma Champions League: la storia della nascita

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Stemma Champions League: la storia della nascita

Il design caratteristico dello stemma della Champions League rende questo simbolo uno dei più iconici del mondo del calcio: meno nota è però la storia legata alla sua nascita. Introdotto nel 1992, il nuovo logo è coinciso con il cambio di denominazione da parte della Uefa, che decise di dar vita alla Champions League dalle ceneri della vecchia Coppa dei Campioni.

Come vedremo, questo rinnovamento a tutto tondo rientra in una strategia ben più ampia che investì il torneo più famoso del calcio europeo. L’obiettivo della Uefa era quello di rendere la competizione più accessibile e attraente ad un ampio pubblico internazionale.

Storia dello stemma della Champions League: dalla nascita ad oggi

A ideare un design tutto nuovo dello stemma della Champions League, ormai più di trent’anni fa, fu un’agenzia creativa britannica di nome “FutureBrand”, nota all’epoca come “Newell and Sorrell”. L’agenzia lavorò in collaborazione con la Uefa per donare al torneo un nuovo look e una nuova identità grafica. Un lavoro che avrebbe debuttato in concomitanza con l’edizione 1992/1993 del trofeo, la prima con le vesti odierne.

Al design di FutureBrand è andato il merito di aver messo a punto un simbolo semplice ma allo stesso tempo elegante. Le stelle e il pallone da calcio raffigurano il prestigio e l’importanza del torneo nel panorama europeo e mondiale. Le stelle, in particolare, rappresentano i successi delle squadre che hanno vinto il trofeo. Questo nuovo logo si è rivelato un passo importante nella campagna di rafforzamento del marchio della competizione agli occhi del grande pubblico.

Negli anni lo stemma si è leggermente rinnovato dal punto di vista estetico, ma per il momento la sua forma e l’uso delle stelle sono rimasti invariati. A tal punto da rendere questa immagine ormai facilmente riconoscibile in tutto il mondo. Gli appassionati la associano sempre più ad atleti di alto livello che scendono in campo per le emozionanti sfide delle notti di grande calcio europeo.

Le ragioni di una rivoluzione made in Uefa

Alla base della decisione della Uefa di modificare nome e stemma della Coppa dei Campioni c’erano una serie di motivazioni valide. Su tutte quella di trasformare il torneo in un marchio elitario, anche e soprattutto dal punto di vista commerciale. In principio, del resto, si trattava di una “semplice” competizione europea per squadre di club. Il cambiamento di nome e di logo è stato parte di un ampio sforzo di commercializzazione, per aprire le porte a sponsor e reti televisive internazionali. Il nuovo brand è stato studiato appositamente per dare alla Champions League un’immagine più moderna e distintiva. La sua forma e le iconiche stelle sono diventate veri e propri simboli del calcio europeo, contribuendo alla creazione di un’identità visiva potente e riconoscibile.

Oltre al cambiamento sul piano grafico e di denominazione, poi, va sottolineato che la Uefa ha introdotto altre novità. A cominciare dall’allargamento del tabellone, in maniera tale da includere più squadre e nuove fasi di gruppo. Modifiche che hanno senz’altro contribuito a rendere il torneo più accattivante e competitivo, generando un nuovo interesse da parte di società, tifosi e media. Tutti questi cambiamenti si sono rivelati un’illuminata strategia di successo, visto che oggi la Uefa Champions League è senza dubbio uno dei tornei sportivi più prestigiosi e seguiti al mondo.

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