Serie A, i marcatori della 1ª giornata tra certezze e sorprese
Vecchi e nuovi volti, tra sorprese e certezze assolute la prima giornata di campionato passa in archivio. Dai soliti Osimhen e Lautaro, fino ad arrivare al sorprendente statunitense Pulisic, passando per un ritrovato Belotti e un rinato De Ketelaere. 26 gol e ben 20 marcatori, questo il bottino del primo giorno di scuola in una Serie A che cambia i connotati ma non del tutto i protagonisti.
Quante doppiette, in Serie A è già lotta tra Osimhen e Lautaro
Non poteva che essere l’uomo mascherato ad aprire le danze della nuova stagione. Victor Osimhen rivendica immediatamente il titolo di capocannoniere, mettendo a segno una doppietta contro il Frosinone neopromosso. Una vera e propria sfida al vertice, perché al nigeriano risponde con la stessa moneta Lautaro Martinez a San Siro, anche per lui doppia rete nel derby lombardo ai danni del Monza.
In grande rispolvero il gallo Belotti, che all’alba della nuova stagione canta due volte, ma questo non basta per la vittoria perché dall’altra parte è Candreva a segnare il proprio nome sul tabellino dei marcatori in altrettante occasioni. La disfatta della Lazio contro il Lecce non cancella il segno indelebile dell’immancabile Ciro Immobile, anche lui volenteroso di mostrarsi pronto per la nuova stagione.
I frutti di un mercato ancora aperto
La Juventus mette da parte i dubbi di mercato e torna al successo a Udine grazie al tandem vincente formato da Chiesa e Vlahovic.
Il mercato estivo ha contribuito a donare vita nuova a diversi giocatori e senza dubbio De Ketelaere fa parte di questi. Alla sua prima uscita con l’Atalanta l’ex Milan si rende protagonista con la rete che sblocca il match all’83’.
Da oltreoceano all’ombra della Madonnina, scoppia la Pulisic-mania. Il Milan si impone a Bologna grazie alla rete del solito Giroud e alla sorpresa Pulisic autore della sua prima rete in rossonero oltre che di una prestazione impeccabile.
Insomma, la Serie A è tornata e i protagonisti di questa emozionante stagione tutta da vivere sembrano già essere stati scelti.
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