Lazio, Rovella si presenta: “Sarri un maestro, meritavo questa chance”
Giornata di presentazioni ufficiali in casa Lazio, con Nicolò Rovella e Luca Pellegrini che hanno tenuto nel pomeriggio le rispettive conferenze stampa di presentazione. Il centrocampista appena arrivato dalla Juventus ha parlato della grande opportunità di vestire la maglia biancoceleste e collaborare con un tecnico come Maurizio Sarri. Queste le sue dichiarazioni:
“Per me la Lazio è un grande passo avanti, ho voluto fortemente essere qui perché è un’occasione unica.
Cosa rappresenta per te la Lazio?
Una grande opportunità, avevo fatto un buon campionato a Monza e mi mancava questo step per giocarmi le mie carte. Il numero di maglia è per mio papà.
Regista è un ruolo chiave per Sarri, cosa ti ha chiesto il mister e come immagini questa stagione?
Quando ho sentito il mister prima di venire qui mi ha detto di volermi far fare il regista basso. Mi affiderò al mio maestro e spero di apprendere il più possibile. Poi all’occorrenza posso fare anche la mezzala, posso anche cambiare.
Quali sono le tue caratteristiche? Sembrava che la Juve non volesse cederti…
Preferisco parlare della Lazio e non della Juve. Sono molto onorato di aver avuto questa possibilità da Sarri.
Quali sono le tue sensazioni nel ballottaggio con Cataldi?
Ho sentito Danilo prima di venire qua, è stato molto carino con me. La concorrenza è giusto che ci sia ma siamo molto amici e spero di assimilare il prima possibile le richieste del mister ed essere pronto al più presto.
Cosa manca al centrocampo della Lazio per essere al top?
I giocatori che ci sono oggi sono forti e tutti diversi per caratteristiche. Siamo brevilinei, serve coesione e feeling, ma una volta trovata l’alchimia si andrà avanti benissimo.
Come ti senti e a chi ti ispiri?
Mi sono infortunato in tournée con la Juve e sto lavorando tanto per recuperare. Il mio preferito è sempre stato Modric, non ho le stesse caratteristiche ma è il mio idolo da sempre.
Ti hanno parlato del derby di Roma in questi giorni?
Sì anche molto spesso in questi primi dieci giorni. Ne ho giocato uno simile a Genova, qui è moltiplicato per due. Spero di giocarlo, mi attrae molto.”
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