Il ritiro di Sinner a Shanghai: i crampi mettono fine all’esperienza in Cina

Durante lo scorso weekend, l’azzurro Jannik Sinner ha dovuto abbandonare il campo durante il suo match di terzo turno al Rolex Shanghai Masters 1000 contro l’olandese Tallon Griekspoor, in seguito ad un problema fisico.

Il match era cominciato con un sostanziale equilibrio. Sinner ha vinto il primo set 7‑6, ma ha ceduto il secondo 5‑7, dopo aver mostrato i primi segnali di affaticamento.

Nel terzo set, sul punteggio di 2‑3 per Griekspoor, Sinner ha iniziato a zoppicare vistosamente. L’altoatesino ha incominciato a soffrire a causa dei crampi, che gli hanno impedito di proseguire il match al meglio.

I crampi, aggravati da condizioni climatiche estreme, in un ambiente caratterizzato da forte umidità come quello di Shanghai, hanno giocato un ruolo decisivo, costringendo Jannik ad un ritiro inevitabile.

Alla fine, dopo circa 2 ore e 36 minuti di gioco, Sinner si è arreso, regalando la vittoria a Griekspoor.

Sinner ha dato l’impressione di avere difficoltà non soltanto nel movimento, ma anche nell’appoggiarsi con forza sulle sue gambe, mostrando con l’evidenza dei gesti il dolore che lo stava tormentando e trovandosi nella condizione di dover essere sostenuto fisicamente per l’uscita dal campo.

Il ritiro del tennista azzurro risulta ancor più pesante, perché Sinner lascia da campione uscente del torneo e all’interno di un periodo favorevole per puntare in alto nel ranking ATP, considerata l’assenza di Carlos Alcaraz.

Con questo stop, dunque, non si interrompe bruscamente soltanto la sua corsa in un torneo importante.

Ora resta da attendere il bollettino medico ufficiale per comprendere meglio i tempi di recupero.

I crampi possono essere transitori, ma le condizioni del tennista andranno valutate con cautela, per evitare ricadute o conseguenze più severe.

La speranza è che Sinner possa tornare presto in campo senza compromettere il resto della stagione.