Il grande mondo del Poker: quante tipologie esistono?
Che il poker sia uno dei giochi più famosi al mondo è un dato indubbio, ma che questo sia anche un mondo tanto affascinante quanto sconosciuto ai più è altrettanto chiaro, nonostante ad oggi questo risulti essere uno dei giochi di carte più famosi.
Le sue origini non sono ancora chiare, ma quello che è risaputo è che dopo aver preso piede negli USA si è diffuso a macchia d’olio in ogni continente, cosa che ha fatto si che si venissero a creare diversi tipi di poker con specifiche regole e giocate, simili ma mai uguali.
Se dovessimo quindi elencare quali siano le principali varianti del poker, quali dovremmo inserire nella nostra lista? Ecco a voi quelle più conosciute e più importanti.
Texas Hold’em
Il poker Texas Hold’Em o poker americano, è la versione più conosciuta e giocata al mondo. Come comprensibile dal suo nome, la sua origine è legata al Texas, ed il suo grande successo è indubbiamente legato anche al grande riscontro che questo sta ricevendo nel digitale.
Questo tipo di poker vede l’utilizzo di un classico mazzo di carte dal quale vengono però esclusi i jolly. Il gioco vede la presenza di due puntate obbligatorie, chiamate piccolo e grande buio, che vengono piazzate a partire dai due giocatori alla sinistra del dealer, e a partire da questi ogni giocatore potrà decidere se giocare, rilanciare oppure abbandonare il turno.
Fatte queste premesse si inizia a giocare: il mazziere dispone tre carte scoperte sul tavolo e ricomincia un altro giro di puntate, il tutto fino a quando non si raggiungono le cinque carte scoperte e di conseguenza l’ultimo giro di puntate. A vincere è colui che riesce a totalizzare il punteggio più alto incrociando le proprie due carte con le cinque scoperte sul tavolo.
Poker all’italiana
Questo rientra nei cosiddetti “Draw Poker”, ovvero quella tipologia che permette ai giocatori di cambiare alcune carte della propria mano. Anche in questo caso si gioca con un mazzo di 52 carte esclusi i jolly, ma rispetto al poker Texas non si utilizza l’intero mazzo ma si escludono alcune carte seguendo un calcolo ben preciso: si sottrae a 11 il numero di giocatori. Ad esempio se si gioca in 4 basterà fare 11-4, andando a selezionare tutte le carte dal 7 in su, togliendo dunque quelle dal 2 al 6.
Fatto questo si inizia con la prima puntata di ingresso a cui devono partecipare tutti, a seguito della quale il mazziere distribuirà cinque carte a testa. Ricevute le carte si potrà aprire il gioco solo se almeno uno dei partecipanti avrà come minimo una coppia di jack o un progetto di scala bilaterale in mano, mettendo sul piatto la somma della puntata d’ingresso.
Se nessuno potrà aprire il gioco si “butta a terra” e il mazzo passa al giocatore successivo, dove però per aprire sarà necessario avere almeno con una coppia di donne. Dalla mano successiva alla prima mano giocata si ritorna all’apertura minima al jack.
Una delle cose più conosciute anche dai giocatori alle prime armi è il modo attraverso il quale ricordarsi la scala di valori dei semi: l’ordine d’importanza è cuori, quadri, fiori e picche, e per ricordarlo si usa spesso una frase semplice ma efficace, vale a dire come (Cuori) quando (Quadri) fuori (Fiori) piove (Picche).
Qui in Italia questa tipologia di poker, giocato in modalità cash, risulta essere quella più usata. Per quanto non manchino gli appassionati di altre varianti, tra le tipologie differenti da quella all’italiana è il Texas Hold’em, più facile da apprendere.
Deuce to Seven
Sempre tra i Draw Poker, il Deuce to Seven, vede la presenza di scale, dunque in questo caso la carta con valore più alto è l’asso come carta dal valore più alto.
Altre tipologie simili sono la California Lowball e Badugi, in cui lo scopo ultimo è quello di realizzare il punto più basso possibile senza la presenza di scale.
Stud Poker
Questa variante nasce negli anni ’70 e i giocatori ricevono delle carte coperte e altre scoperte in base al gioco in questione. Ad esempio il “Seven card Stud” prevede che i giocatori ricevano due carte coperte e una scoperta all’inizio della mano. A fine mano ogni partecipante ancora in gioco ha in tutto tre carte coperte e quattro scoperte.
Il “Five card Stud” è molto simile, in quanto si gioca con una carta coperta e quattro scoperte a testa, effettuando quattro giri di puntate.
Possiamo poi citare anche la Teresina col mazzo ridotto, che vede i giocatori ricevere 2 carte coperte e 1 scoperta a testa. Alla fine di ogni giro di puntate si ottiene un’altra carta scoperta fino ad avere 5 o 7 (a seconda della variante) carte in totale.
Grazie alla sua struttura in cui le informazioni sono incomplete, bisogna continuamente stare attenti a cosa potrebbero avere gli avversari, consapevoli della grande possibilà di bluff grazie alle carte scoperte.
Omaha
Un’altra tipologia, sicuramente più difficile da padroneggiare, è l’Omaha, in cui ogni giocatore ha quattro carte in mano ed è obbligatorio utilizzare due carte dalla propria mano e tre dal tavolo per formare la propria combinazione di cinque carte in totale.
Per quanto sia più complesso questo risulta essere anche maggiormente strategico a causa dei numerosi draw e percentuali.
Altre tipologie meno conosciute
È impossibile non citare il California Lowball e il Badugi, giochi nei quali lo scopo è formare il punto più basso possibile, nel primo a partire dal 7 di ogni seme mentre nel secondo dal 6. In entrambi i giochi non esistono le scale. Al contrario il “Deuce to Seven” vede la presenza di scale e l’asso è la carta più alta; in questo caso la miglior combinazione è 7-5-4-3-2.
Ancora troviamo il poker cinese, dove si cerca di mettere insieme tre combinazioni forti (una da 3 e due da 5 carte) usando in tutto 13 carte, o il poker polacco, un gioco dove i giocatori devono semplicemente dichiarare dei punti, sperando che essi si possano formare combinando le carte private di tutti i giocatori insieme o sperando che il giocatore successivo decida di rilanciare con un punto più alto.
Mixed Games e altre varianti
Ci si può trovare anche in situazioni in cui, dato il fascino dei vari giochi, si possa scegliere di non optare per uno solo di questi ma unirli insieme: ecco che si parla di Mixed Games. Si può giocare per esempio l’H.O.R.S.E. che comprende: Hold’em, Omaha, Razz, Stud ed Eight or Better. Oppure ci si può allargare ulteriormente con l’8-game Mix o addirittura il 10-game Mix.
Ci sono poi altre varianti, meno famose, nelle quali si sfruttano le carte comuni sul tavolo.
Curiosità sul poker odierno e passato
Con le nuove tecnologie, anche il poker è diventato un gioco sempre più conosciuto e comune soprattutto grazie alla possibilità di giocare online con altre persone o meno.
Volendo però fare un passo indietro, qual è la vincita più alta della storia del poker? Questa appartiene ad Antonio Esfandiari, un prestidigitatore iraniano che nel 2012 ha vinto il torneo di Texas Hold’Em “Big One for One Drop”, all’interno del World Series Of Poker, il cui primo premio era di 18.346.673 dollari.
Per tutti gli approfondimenti e le curiosità sul mondo del poker continua a seguire Bobet News.
Lascia un commento