La FIA indaga su Leclerc: ecco cosa rischia il monegasco

La FIA indaga su Leclerc: ecco cosa rischia il monegasco

Che la gara del Messico sia stata molto complessa per il ferrarista Charles Leclerc, il quale è riuscito a salvarsi sul filo del rasoio guadagnando il terzo posto, è un qualcosa di inconfutabile. E si sa, nel rilasciare lo stress ci si rilassa, ma Charles forse lo ha fatto un po’ troppo: durante la conferenza stampa post GP il monegasco, infatti, è stato protagonista di un divertente siparietto che però ha fatto storcere il naso alla FIA.

La federazione, dunque, sta valutando quanto accaduto e Leclerc potrebbe rischiare una sanzione. Ma vediamo cos’è successo.

La frase incriminata nella conferenza post gara

Dopo la gara del Messico, nell’intervista di consuetudine ai piloti del podio, il ferrarista stava rispondendo ad una domanda postagli dai giornalisti spiegando quali problemi avesse avuto. La sua risposta è stata quanto più sincera e veritiera possibile, tanto che Charles si è lasciato andare, agli occhi della FIA, troppo.

La frase incriminata infatti è: “Mentre lottavo con Lando ho avuto un sovrasterzo e poi, quando mi sono ripreso da quel sovrasterzo, ne ho avuto subito un altro dall’altro lato e a quel punto ho pensato ‘c***o”. Una parolaccia che quindi potrebbe costargli caro.

Il “predestinato” si è accorto subito dello scivolone, infatti la sua prima reazione, anche un po’ giocosa, è stata quella di chiedere scusa, aggiungendo: “Oh no! Non voglio finire come Max”, facendo riferimento alla situazione Verstappen-FIA che a lungo è stata oggetto di discussione fuori dalla pista (trovi tutte le informazioni qui).

La reazione della FIA

Nonostante le scuse, al termine della conferenza il monegasco è stato bloccato da un ufficiale della Federazione Internazionale, con il quale è rimasto un po’ a colloquio. La FIA infatti, secondo alcune testate, starebbe valutando il caso e la decisione definitiva dovrebbe essere presa entro questo weekend, prima del GP brasiliano a San Paolo.

L’arma a favore del ferrarista però sono le succitate scuse, che potrebbero influenzare positivamente la decisione ed evitare eventuali sanzioni. L’occhio da falco della FIA sul linguaggio dei piloti, infatti, sta mietendo diverse vittime a partire dal Gran Premio di Singapore, momento in cui il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha dichiarato che comprende la rabbia dei piloti, ma bisogna porre particolare attenzione alla condotta nel mondo della Formula 1, in modo da essere un buon insegnamento per i bambini.

Cosa rischia Leclerc e perché

Ma quali potrebbero essere le sanzioni possibili? Queste vanno da un semplice richiamo fino ai lavori socialmente utili, come nel caso del campione del mondo Max Verstappen, e sono la conseguenza della violazione dell’Articolo 12.2.1k del Codice Sportivo Internazionale della FIA, che vieta l’uso di “qualsiasi parola, gesto o scritto che abbia causato danno morale o perdita alla FIA, ai suoi organi, ai suoi membri o ai suoi ufficiali esecutivi, e più in generale agli interessi del motorsport e ai valori difesi dalla FIA”.

L’attenzione della Federazione verso il linguaggio volgare o scorretto da parte dei piloti e dei team (anche Toto Wolff e Fred Vasseur sono finiti sotto la lenta d’ingrandimento per un caso simile durante la conferenza stampa dei team principal del GP di Las Vegas) ha come obiettivo, quindi, quello di evitare un’influenza negativa sul pubblico fuori e dentro la pista.

Non tutti sono d’accordo

Un discorso complesso e molto criticato, visto che molti si sono opposti definendolo come un tentativo di limitare l’espressione dei piloti.

È pur vero, però, che con i moderni mezzi di comunicazione determinati atteggiamenti facciano il giro del mondo, motivo per cui i gesti dei piloti e di chi li circonda – soprattutto nel caso di quelli maggiormente seguiti – ha una grande influenza su chi li guarda.

In attesa che arrivi il prossimo weekend del GP del Brasile, nel quale si dovrebbe mettere un punto alla situazione, continua a seguire Bobet News per tutti gli aggiornamenti su questo caso e su molto altro.

AGGIORNAMENTO

Arriva il verdetto prima del GP Brasiliano, come previsto: Charles riesce ad evitare i lavori socialmente utili ma dovrà pagare una multa di 10.000 euro.

Aver riconosciuto subito l’errore e le scuse immediate hanno evitato al monegasco di ricevere la stessa sanzione di Verstappen. Un elemento fondamentale questo, visto che la situazione paradossalmente era anche più pesante, avendo il pilota Ferrari pronunciato la stessa parolaccia di quello Red Bull in occasione della conferenza stampa post GP Messico, quindi un momento di maggiore visibilità.

Dei 10.000 euro, poi, solo 5.000 saranno quelli da corrispondere effettivamente, visto che la cifra rimanente è sospesa con la condizionale. In sostanza andrà pagata solo in caso di reiterazione del comportamento indisciplinato.

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