Dizionario F1: il significato dei termini più utilizzati nel mondo delle monoposto (parte 2)

Dizionario F1: il significato dei termini più utilizzati nel mondo delle monoposto (parte 2)

Eccoci tornati, come promesso, nel mondo dei tecnicismi della Formula 1. Dopo la gara a Baku, in cui il discorso dell’ala posteriore della McLaren ha fatto molto discutere – e lo sta facendo tuttora – sulla sua presunta irregolarità, è proprio il caso di continuare il nostro studio sui termini specifici che fanno parte del mondo delle monoposto. Se ti sei perso la prima parte nessun problema, puoi recuperarla qui, altrimenti mettiti comodo e prendi appunti sui vocaboli più “oscuri” della F1!

Handling

Iniziamo con un termine che si sente spesso ma è spesso sconosciuto: con handling si fa riferimento alla reattività di un’auto agli input del guidatore e la sua capacità di affrontare le curve in modo efficace. In parole ancora più semplici, si usa questo termine per descrivere la facilità con cui si riesce a dirigere l’auto dove si vuole, con cui la si inserisce in curva e con cui si cambia traiettoria, evitando che l’auto sottosterzi o sovrasterzi in alcun modo.

Hans device 

Abbreviazione di Head and Neck Support Device, questo è un dispositivo di sicurezza obbligatorio adattato alle spalle del guidatore che si collega alla parte posteriore del casco per evitare movimenti eccessivi della testa e del collo in caso di incidente, vista la grande forza sprigionata in essi.

Headrest

Spesso nominata, è un’imbottitura in schiuma assicurata all’abitacolo, che funge da cuscinetto nel caso di impatto della testa del pilota negli incidenti. Fa parte dei dispositivi di sicurezza introdotti in Formula 1 negli anni e differisce da scuderia a scuderia. 

Heat cycle

È il processo mediante il quale uno pneumatico viene riscaldato e raffreddato durante l’uso, modificando leggermente le proprietà del composto e contribuendo a migliorare la durata.

Installation lap

Il “giro d’installazione” è il giro fatto all’arrivo in un circuito o comunque durante le prove libere per verificare che tutti i sistemi elettronici e meccanici come acceleratore, freni e sterzo siano correttamente funzionanti. Esso risulta fondamentale prima di iniziare il consueto programma del weekend. 

Jump Start 

Questo indica una partenza anticipata , ovvero una violazione della procedura di partenza, in cui un pilota sposta la propria auto prima che sia stato dato il segnale di partenza della gara. Quando si verifica, il direttore di gara esamina la situazione e decide se imporre o meno una penalità, che può essere una penalità di tempo (da pochi secondi a diversi minuti) o la squalifica del pilota dalla gara, a seconda della gravità.

Kevlar

Una fibra sintetica che viene combinata con la resina epossidica per creare un composito resistente e leggero utilizzato nella costruzione di auto di F1.

Lock-up

Termine utilizzato per descrivere una manovra di frenata che provoca la perdita di aderenza delle gomme e lo slittamento sulla superficie della pista in quanto avviene un bloccaggio di una o più ruote mentre le altre continuano a ruotare, le cui conseguenze più comuni sono il fumo di pneumatici e le macchie piatte.

Lollipop-man

Tradotto con “uomo lecca-lecca”, rappresenta l’uomo responsabile di indicare al pilota, dove si trova il box, quando mettere la sua auto in prima marcia e quando lasciare il box, quando il pilota è entrato ai box durante la gara.  

Marbles

I piccoli pezzi di gomma del pneumatico che si accumulano al di fuori della traiettoria a lato della pista e che risultano essere estremamente pericolosi in quanto molto scivolosi durante la guida.

Marshal

È il commissario di percorso che sovrintende al corretto svolgimento della gara. Sono facilmente riconoscibili dalla pettorina o dall’abbigliamento arancione o fluo ed hanno, a seconda del livello di specializzazione, diversi ruoli da ricoprire, come l’utilizzo delle bandiere per segnalare eventuali pericoli, l’osservazione degli spettatori per assicurarsi che non risultino pericolosi per se stessi o per i concorrenti, l’intervento in pista in caso di incidente per rimuovere detriti, lo spostare via le auto incidentate o ferme per guasto tecnico, fino ad arrivare all’utilizzo di estintori per spegnere eventuali principi di incendio. Nonostante le grandi responsabilità, spesso questi sono tutti volontari.

Monocoque

La monoscocca è la cellula di sicurezza in fibra di carbonio quasi indistruttibile che svolge un ruolo chiave nella sicurezza della Formula 1. Il motore è fissato dietro di essa e le sospensioni anteriori su entrambi i lati nella parte anteriore.

Nomex

Una fibra artificiale resistente al fuoco utilizzata per realizzare tute, biancheria intima, guanti e stivali da gara dei piloti.

Option tyre

La seconda – e solitamente più morbida – delle tre mescole di pneumatici nominate dal fornitore ufficiale di pneumatici per l’utilizzo in ogni Gran Premio. 

Out brake

È un termine comunemente usato per descrivere la tecnica di un pilota di frenare più tardi e con più forza rispetto all’avversario mentre si avvicina a una curva, il che gli consente di ottenere un vantaggio ed effettuare un sorpasso. Questa tecnica richiede tempismo perfetto, controllo eccezionale dell’auto e rapidità nelle capacità decisionali.

Overcut

L’overcut è una strategia nella gestione gara che sfrutta la sosta ai pit stop da parte di chi insegue per incrementare posizioni, ritardando il rientro ai box per il cambio gomme rispetto al pilota che precede in modo da  sfruttare la pista libera per creare un gap che consenta di sopravanzare l’avversario dopo la sosta.

Oversteer/sovrasterzo 

Esso rappresenta lo sbandamento (o deriva) dell’asse posteriore rispetto a quella anteriore. Con questo tipo di sbandamento, la vettura sembra voler curvare di più di quanto richiesto, con l’auto che tende a stringere troppo la curva.

Paddles

Queste sono le levette che contraddistinguono il cambio al volante. Si trovano nella parte posteriore dello sterzo ed in base al verso in cui vengono spinte – in avanti o indietro – permettono di scalare o aumentare la marcia.

Paddock

Un’area chiusa dietro i box in cui le squadre tengono i loro trasportatori e camper. 

Parc ferme

Un’area recintata in cui le auto vengono guidate dopo le qualifiche e la gara, in cui non è concesso a nessun membro del team di toccarle se non sotto la stretta supervisione dei commissari di gara.

Pit wall

Dove il proprietario del team, i manager e gli ingegneri trascorrono la gara, di solito sotto una tettoia in cui sono presenti i monitor attraverso i quali è possibile gestire la gara dal punto di vista tecnico e meccanico.

Pit lane

Un’area di pista separata dal rettilineo di partenza ed arrivo da un muro, dove ci sono i garage delle squadre e che viene utilizzata dai piloti per le soste e il cambio gomme durante la gara.

Pit stop

Esso serve per la sostituzione degli pneumatici, riparazioni, regolazioni meccaniche, scontare una penalità o qualsiasi altra combinazione tra le possibilità sopra elencate. 

Plank/Blocco pattino

Una striscia di legno duro che viene montata nella parte inferiore centrale delle monoposto dalla parte anteriore a quella posteriore, necessaria per verificare che il fondo non tocchi troppo la superficie della pista.

Pole position

Il primo posto in griglia di partenza, assegnato al pilota che in qualifica fa segnare il miglior tempo sul giro.

Powertrain

Il termine usato per descrivere l’intero sistema che fornisce la potenza di un’auto di F1. Esso comprende il motore, due Energy Recovery Systems (ERS) e un Energy Store.

Practice(free)

I turni del venerdì e sabato mattina in occasione di un Gran Premio in cui i piloti sono in pista per migliorare l’assetto delle loro vetture in preparazione alle qualifiche e alla gara.

Prime tyre

Contrariamente alle Option tyre, la prima mescola è quella in teoria più adatta alle caratteristiche del particolare circuito, normalmente più duro dello pneumatico opzionale.

Pull-Rod 

La sospensione a tirante è un sistema formato da due triangoli oscillanti in cui il movimento della ruota è trasmesso al gruppo molla-ammortizzatore da un tirante, cioè da un’asta che è sollecitata a trazione. Le attuali formula 1 utilizzano questo schema al posteriore e si oppone al “Push-Rod”, in cui il movimento è trasmesso da un puntone sollecitato a compressione e che si trova nella parte anteriore.

Pensate che sia finita qui? Ebbene no, manca ancora un piccolo pezzo alla nostra lista, per cui non perdete la parte 3, prossimamente qui su Bobet News!

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