Colpo di scena nell’affare Liberty Media-MotoGP, la Formula 1 ne risente
Un’importante svolta sta scuotendo il mondo del motorsport: Liberty Media, l’azienda statunitense di mass media guidata da John C. Malone, dopo la decisone di acquisire la MotoGP sta riscontrando diversi problemi che stanno complicando l’operazione, lasciando il segno in particolare sulla Formula 1.
La notizia dell’interesse di Liberty Media per la MotoGP è emersa a marzo, quando l’azienda ha iniziato a trattare con Dorna Sports, l’entità che gestisce il campionato motociclistico. Tuttavia, proprio ieri, Liberty Media ha annunciato la vendita di una quota di 825 milioni di dollari nella Formula 1 per finanziare l’acquisizione della MotoGP, il cui costo complessivo ammonta a 4,2 miliardi di dollari. Questa vendita è cruciale per ottenere i fondi necessari a completare l’operazione con Dorna e per coprire il rimborso del debito associato.
Ostacoli e ritardi nell’accordo
L’accordo con Dorna ha subito ritardi, prolungandosi oltre quanto inizialmente previsto. L’obiettivo era di annunciare l’acquisizione prima dell’inizio della stagione 2024 della MotoGP a marzo, ma le tempistiche si sono allungate, complicando la situazione per entrambe le parti coinvolte.
Liberty Media ha anche respinto l’interesse di altre entità, tra cui il Qatar Sports Investments, il fondo sovrano del Qatar, e TKO, proprietario dell’Ultimate Fighting Championship (UFC) e della World Wrestling Entertainment (WWE), che avevano mostrato interesse per l’acquisizione della MotoGP.
Impatti e obiettivi futuri per la Formula 1
Con l’acquisizione della MotoGP, Liberty Media punta a replicare il successo ottenuto in Formula 1 dal 2016, periodo in cui la serie ha visto un aumento senza precedenti dell’interesse, del valore commerciale e delle entrate. L’obiettivo è di applicare un modello simile alla MotoGP, espandendo il suo pubblico e accrescendo il suo profilo finanziario.
Il CEO di Liberty Media, Greg Maffei, ha dichiarato:
“Siamo entusiasti di ampliare il nostro portafoglio di attività di sport e intrattenimento dal vivo con l’acquisizione della MotoGP, che è un campionato globale con una base di fan fedeli ed entusiasti, gare avvincenti e un profilo finanziario altamente generativo di flussi di cassa. Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, e il suo team di gestione hanno costruito un grande spettacolo sportivo che possiamo espandere a un pubblico globale più ampio. Il business ha un significativo upside e intendiamo far crescere questo sport per i fan della MotoGP, i team, i partner commerciali e i nostri azionisti”.
Le Conseguenze per la Formula 1
Nonostante l’acquisizione della MotoGP rappresenti un’opportunità di crescita per Liberty Media, la decisione di vendere una parte della Formula 1 per finanziare l’operazione potrebbe avere ripercussioni sulla serie automobilistica. Alcuni analisti e appassionati temono che questa scelta possa indebolire la posizione della F1, almeno nel breve termine, a favore dello sviluppo del campionato motociclistico.
Resta da vedere come Liberty Media bilancerà l’espansione dei suoi interessi tra le due ruote e le quattro ruote, e quali strategie adotterà per continuare a far crescere entrambe le categorie.
AGGIORNAMENTO
Notizia di poche ore fa vedrebbe l’insorgere di ulteriori problemi per quanto riguarda l’acquisizione: l’eurodeputato Pascal Arimont, infatti, ha puntato il dito contro il comportamento di Liberty Media, chiedendo alla Commissione europea di aprire un’indagine.
Il politico sostiene, a tal proposito, che le attività del colosso statunitense andrebbero a violare le normative europee sulla concorrenza, dando vita ad un vero e proprio monopolio. In questo modo non risulta esserci spazio per le organizzazioni concorrenti, dando vita ad un comportamento che va contro i principi fondamentali del mercato europeo.
Una situazione simile si sta vivendo anche negli Stati Uniti, in cui Liberty Media è sotto inchiesta da parte del Congresso e del Dipartimento di Giustizia in merito al blocco dell’ingresso di Andretti nella Formula 1 che sarebbe dovuto avvenire nel 2026.
Questo infatti potrebbe costituire una violazione dello “Sherman Anti-Trust Act” del 1890, una legge antimonopolio che protegge la concorrenza libera e leale nel mercato. Allo stesso modo anche la società Live Nation-Ticketmaster, legata a Liberty Media, è sotto osservazione in quanto accusata di pratiche commerciali scorrette che avrebbero penalizzato fan, artisti e organizzatori di eventi.
Quali saranno i prossimi sviluppi? Per non perdere tutte le novità continua a seguire Bobet News.
Comments (1)
[…] gli equilibri dei motori. Che la situazione sia in stallo è ormai noto da qualche mese (leggi qui gli approfondimenti), ma con il passare del tempo sopraggiungono novità che potrebbero […]