La maglia numero 10 della Juventus: Storia di un simbolo

La maglia numero 10 della Juventus non è solo una cifra, ma un simbolo intriso di storia e leggenda. Indossare questa maglia significa entrare a far parte di una tradizione gloriosa, un’eredità che pochi eletti hanno avuto l’onore di portare avanti. Dalla sua introduzione nel Dopoguerra, il numero 10 bianconero è stato sinonimo di talento, classe e leadership.

Il primo a vestire il numero 10 della Juventus fu John Hansen nella stagione 1948/1949. Il danese, con 124 reti in 187 partite, inaugurò una tradizione che sarebbe stata continuata da altri grandi campioni. A seguire, giocatori come Omar Sivori, Michel Platini e Roberto Baggio hanno contribuito a scrivere pagine indimenticabili della storia bianconera, ciascuno lasciando un’impronta indelebile.

Juventus maglia numero 10: da Platini a Baggio

Nel 1982, l’arrivo di Michel Platini segnò l’inizio di un’era d’oro. Il francese vinse tre Palloni d’Oro consecutivi e divenne un’icona della Juventus. Dopo di lui, fu il turno di Roberto Baggio, il “Divin Codino”, che con 115 gol in 200 presenze fece sognare i tifosi bianconeri e divenne uno dei giocatori più amati nella storia del club.

L’era di Del Piero e oltre

Poi arrivò Alessandro Del Piero, il simbolo per eccellenza della Juventus moderna. Con 705 presenze e 290 reti, Del Piero è stato il volto della Juventus per quasi due decenni, incarnando lo spirito del club in ogni sua partita. Nessuno come lui ha saputo rappresentare la maglia numero 10, che ha indossato con orgoglio e onore.

Dopo un breve periodo di pausa, la maglia numero 10 passò a Carlitos Tevez nella stagione 2013/2014, il quale lasciò il segno con 50 gol in 96 partite. Successivamente, la maglia passò a Paul Pogba e poi a Paulo Dybala, entrambi protagonisti di stagioni indimenticabili con la Juventus.

Il futuro di Yildiz

Oggi, la maglia numero 10 è sulle spalle del giovane Kenan Yildiz, un talento che ha il compito di continuare la tradizione e scrivere nuove pagine di storia. I tifosi bianconeri sperano che possa portare avanti con successo l’eredità di questa maglia così prestigiosa.

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