Wimbledon: Musetti perde in semifinale contro Djokovic
Trentasette anni, un’operazione al ginocchio il 25 giugno a ridosso di Wimbledon, 37 finali Slam e la possibile ottava vittoria a Wimbledon al pari di Roger Federer.
Nole Djokovic potrebbe diventare il più anziano campione della storia e conquistare la sua 25ª vittoria Slam. Se qualcuno avesse ancora dubbi, Djokovic è il miglior giocatore di tennis che abbia mai calpestato il rettangolo di gioco, il più vincente e il più carico di record, statistiche e obiettivi impossibili per chiunque altro.
Cronaca della partita tra Musetti e Djokovic
Quindici anni di differenza non sono un problema per Djokovic, come spesso affermato dal serbo, è lui la next gen e non ha intenzione di abbassare l’asticella, volendo vincere ancora e continuare a scrivere la storia di questo sport. Difficile parlare di tennis, Musetti ha disputato una buonissima partita in cui ha dimostrato di essere tra i più forti next gen in circolazione. Tuttavia, nemmeno annullare svariate palle break, set point, match point e giocare al massimo della propria possibilità è sufficiente contro la leggenda dall’altra parte della rete.
La Forza di Djokovic
La forza mentale, la fama, la perfezione nella preparazione atletica, nella dieta, nel mind set e la forza scaturita dagli orrori della Serbia di quando era bambino sotto i bombardamenti a Belgrado, sono fattori che lo hanno reso e lo rendono tuttora ciò che è: Nole Djokovic. 3 a 0 con 6-4, 7-6 e 6-4, un risultato netto per quanto visto, in quanto Musetti avrebbe meritato un set per come ha lottato tra la fine del primo e il secondo. Tuttavia, giocare alla pari di Djokovic non è sufficiente a sconfiggerlo poiché nei momenti chiave di tensione sembra non essere scalfito dalle emozioni, perfetto in ogni esecuzione e scelta.
La Performance di Djokovic
Nonostante il servizio non abbia reso come altre volte, Djokovic ha dimostrato di possedere un bagaglio tecnico sopraffino anche nel gioco a volo. Solido da fondo campo, pochi errori e tantissima strategia, tattica e astuzia in una partita preparata nei minimi dettagli per sfruttare al massimo i propri punti di forza e le debolezze del rivale. Nonostante Musetti abbia giocato bene, Djokovic non è mai stato realmente impensierito e ha sempre mantenuto la calma come se avesse saputo il risultato fin dall’inizio.
Djokovic verso la Finale
Ora affronterà Alcaraz in una rivincita del match dello scorso anno, e siamo sicuri che sarà una finale clamorosa. Djokovic approccerà con tutto se stesso e cercherà di applicare il 100% delle sue capacità per conseguire questo storico risultato.
Musetti invece torna in Italia con un risultato super positivo e tanto di guadagnato in termini di esperienza che gli tornerà utile in avanti. Dovrà continuare sulla scia positiva della finale del Queens e la semifinale di Wimbledon, approcciando alle Olimpiadi con tutta la grinta e la volontà di vincere dimostrata nell’ultimo mese.
Le Imprese di Djokovic
Su Djokovic abbiamo detto abbastanza, ma come sostenuto anche dall’ex coach Becker dopo il match, è difficile rimanere stupiti, in quanto ci ha abituato ad imprese assurde. Tuttavia, ci lascia sempre di stucco e con l’aspettativa di vederlo compiere qualcosa di sempre più grande, alzando sempre l’asticella di qualche centimetro.
Domenica è un appuntamento con la storia, l’ennesimo, non perdetelo e non perdetevi la nostra analisi tecnica come sempre su Bobet News. Prima però c’è la nostra azzurra numero 1 d’Italia: domani Jasmine Paolini avrà l’opportunità di scrivere un’ulteriore pagina della storia dello sport azzurro, e noi siamo tutti pronti a sostenerla.
Buon tennis a tutti e come detto da Nole nel post match con Rune: “Goooodnight”.
Continuate a seguire Bobet News per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti su questo e sulla finale di domani match di Wimbledon.
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