Dimitrov – Mannarino si sfidano al Queen’s Cinch Championships
Carissimi lettori della nostra rubrica di tennis su Bobet News.
La seconda settimana della stagione su erba non significa solamente Halle (Leggi anche il primo match analizzato di Halle Open: Kekmanovic sfida Sonego), di cui vi abbiamo già parlato nel precedente articolo, bensì significa anche Queen’s Cinch Champioships, il secondo torneo per importanza della capitale UK dopo ovviamente Wimbledon.
Parliamo di un ATP 500 che viene disputato nel Queen’s Club dal 1890, una quindicina di anni più tardi rispetto alla fondazione di Wimbledon ed al giorno d’oggi per la bellezza del suo circolo e la magia dei suoi prati, è spesso votato come migliore torneo della categoria ATP 500.
Noi non possiamo che essere d’accordo.
Gli edifici, le strutture, il collocamento dei campi e la cura meticolosa inglese ad ogni filo d’erba è la chiave che rende questo torneo ed il suo circolo mantenuto ancora in stile storico ottocentesco incredibile ed è un piacere raccontarvelo.
Oltre all’ambientazione mozzafiato e la secolare storia del torneo è nostra premura raccontarvi delle gesta che si vedranno in questa settimana di tennis.
Partendo dal passato è evidente analizzando l’albo dei vincitori che la gran parte di coloro che hanno alzato il bellissimo trofeo, altrettanto curato, sono giocatori inglesi o di provenienza da paesi anglofoni. Infatti dal 1890 ad oggi solo 26 vincitori non sono stati inglesi, statunitensi o australiani e tra questi con grande orgoglio, vi diciamo che figura doppiamente il nostro gigante Matteo Berrettini vittorioso nel 2021 e 2022.
L’attuale detentore del trofeo del Queen’s club è Alcaraz e come lui anche altri spagnoli hanno trionfato negli ultimi anni come Feliciano Lopez doppiamente e Nadal.
Tra i vincitori di questo torneo molteplici volte ricordiamo campioni intramontabili come Murray, Roddik, Hewitt, Connors, McEnroe, Lendl, Brecker ed Emerson.
In questa lista di campioni figura anche Grigor Dimitrov vincitore nel 2014, proprio 10 anni fa, ed è di lui che vogliamo analizzare il primo match di questo torneo.
Grigor Dimitrov sfida Mannarino, riuscirà a vincere come 10 anni fa?
Il trentatreenne bulgaro classe 91 e al giorno d’oggi numero 10 del ranking mondiale, affronterà il trentacinquenne Adian Mannarino al giorno d’oggi numero 21 ATP.
Sesto incontro della loro rivalità iniziata nel 2016 e sempre dominata dal bulgaro che non ha mai perso.
Parliamo di due ottimi giocatori che hanno tuttavia percorso carriere molto diverse per andamento e traguardi raggiunti.
Infatti il bulgaro che da una decina di mesi a questa parte sembrerebbe star vivendo una seconda gioventù, molto prolifica in termini di prestazioni e risultati, ha raggiunto 2 finali 1000 e ha inanellato tantissime vittorie su grandi giocatori, riaffacciandosi in top 10 dopo tanto tempo. Dimotrov ha vinto 9 titoli ATP tra cui il Master 1000 di Cincinnati e le ATP Finals del 2017 spingendosi sino alla 3ª posizione del ranking, mentre il francese – al massimo – si è collocato 17⁰ del mondo, vincendo 5 tornei ATP 250.
Ricordando che nel tennis l’estetica è importante solo in termini di gradimento dello spettacolo e di apprezzamento dell esperienza di chi guarda il match, senza influire minimamente sul efficacia del gioco (basti pensare allo “sgraziatissimo” Medvedev che per la sua apparente scordinatezza ha faticato a trovare un coach per poi arrivare in vetta al ranking mondiale ed essere al giorno d’oggi uno dei tennisti più forti degli ultimi 5/6 anni) non possiamo non sottolineare la differenza di grazia nell’esecuzione tecnica dei due: abbiamo da una parte il macchinoso e rigido (all’apparenza) gioco del francese, contro il tecnicamente impeccabile e perfetto stile di uno dei tennisti con i gesti più puliti della storia del tennis.
Già in passato abbiamo elogiato Dimitrov per il suo stile, la sua tecnica che non sempre sono stati sinonimo di efficacia in carriera ma sicuramente un gran bel vedere quando lascia partire il suo rovescio ad una mano oppure quando approccia alla rete sfoggiando un gioco al volo eccezionale.
Come già detto questo non è minimamente un fattore determinante nel pronostico o nel realizzarsi di un esito ma tuttavia ne parliamo poiché viviamo questo sport anche come un arte, riteniamo fortemente che ci sia un lato creativo e artistico nella disciplina ed è giusto esaltarne le sfumature e le peculiarità.
Da un punto di vista atletico parliamo di due giocatori tendenti alla parte finale di carriera, entrambi over 30 e con Mannarino che supererà quest anno i 35, perciò la condizione fisica sarà determinante e rappresenta una variabile importante; in merito a ciò per quanto visto recentemente ovviamente Dimitrov è avanti.
In termini di fiducia, palla e sensazioni sulle corde Dimitrov come detto sta vivendo un gran periodo fatto di ottime prestazioni mentre Mannarino ha vinto solamente dei 24, 9 match ufficiali disputati nel 2024 di cui 2 per ritiro o walkover.
Grigor non perde nei primi turni di un torneo da molto, si spinge sempre sino agli ultimi turni e sta disputando una grande stagione con già 2 finali raggiunte di cui una Master.
Il nostro pronostico è under 10.5 games giocatore 2, poiché Mannarino solo 2 volte in carriera ha vinto più di 10 games contro Dimitrov ed a nostro parere la superficie veloce dei campi in erba londinesi non farà altro che evidenziare l’attuale forbice che separa i due giocatori.
Buon tennis a tutti!
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